insegnare ai goym

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  1. Il Leone di Giuda
     
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    chiedo specialmente agl utenti ebrei del forum e cmq a colore che hanno esperienze da condividere in argomento:
    è possibile, in italia, partecipare attivamente alla vita comunitaria della sinagoga specialmente per ciò che concerne le parashà settimanali e la preparazione ai vari momenti della vita ebraica secondo il calendario biblico delle festività?
     
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    אריאל פינטור

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    Questo dipende esclusivamente dall'apertura mentale della comunità. Come in tutti gli ambienti vi sono coloro che si comportano in maniera più rigida ed altri in modo più aperto. Non vi è nessuna proibizione di insegnare "l'ebraismo" in generale, a parte la storica diffidenza verso chi non si conosce. Poi una volta che si conosce la persona e la sincerità delle sue intenzioni, non vi sono problemi.
    Se ci si introduce presentati da un menbro della comunità, generalmente si è bene accetti.
    Il divieto halachico riguarda i significati profondi della Torah e la spiegazione del Talmud a chi non è ebreo.
     
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    La stessa cosa riguarda anche l'insegnamento della lingua ebraica, rivolgendosi alla sinagoga?
     
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    אריאל פינטור

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    Talvolta in Sinagoga vi è qualche insegnante di ebraico. il sistema che io consiglio è l'Ulpan che ha una esperienza di 60 di insegnamento ad immigrati di qualsiasi estrazione culturale. Lo studio sterile della grammatica non porta nulla: si perdono mesi su regole fonetiche incomprensibili e non si arriva né a parlare né a leggere correttamente un testo antico.
    Vi sono scuole Ulpan anche in Italia (sicuramente a Milano) oppure vi sono corsi Ulpan settimanali, quindicinali, mensili e semestrali in Israele.
    Per esperienza personale posso dire che solo parlano l'ebraico moderno, il testo nìbiblico comincia ad essere molto più chiaro e si vede chiaramente la similitudine straordinaria dell'antico con il moderno, a parte lo stile poetico e alcune costruzioni oggi in disuso nella lingua parlata. Ma la struttura linguistica è praticamente la stessa.
    Io studio da molto tempo all'Ulpan e continuo attualmente a praticare (oltre che con Abramo quasi ogni sera), con due lezioni settimanali online, su skype (costo 250 dollari ogni 10 lezioni), con questa scuola
    www.ulpanaviv.com/
    Le lezioni durano 50 minuti e sono in Inglese. poi a mano a mano che si progredisce, l'Inglese viene via via abbandonato e si continua sempre di più in ebraico.
     
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    Oggi si assiste ad un fenomeno nuovo. Alcuni cristiani di fede evangelica studiano l'Ebraismo per cercare di trovare delle corrispondenze con il cristianesimo. Ciò che una volta era inaccessibile per varie ragioni, in primis la conoscenza della lingua ebraica ed aramaica, ora lo studio dell'Ebraismo è alla portata di Internet e anche su carta si trovano alcune traduzioni di opere ebraiche. Il Cristiano, ignaro della cultura ebraica, è mosso dalla sua fede in Gesù Cristo, tale da esserne accecato perdendo la capacità di uno studio sereno ed obbiettivo. I timori inculcati dalla religione sin dall'adolescenza, come il fuoco eterno, Satana e la fine del mondo, temi principali dell'insegnamento gesuano fanno si che tutto ciò che di Ebraismo viene studiato viene messo al vaglio dalle parole di Gesù, come figurano nel vangelo.
    Ciò che c'è di peggio in tutto ciò è la volontà di fare proseliti ebrei alla nuova religione cristiana coniata di qualche concetto ebraico distorto a proprio piacimento.

    In questo clima di volontà missionaria cui gli ebrei dello Stato di Israel sono stati vittime in questi ultimi anni è chiaro che i sospetti verso i goym si fanno più marcati quando si tratta di cristiani convinti. Le vittime ebree sono sempre i minorenni.

    Shalom
     
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  6. Il Leone di Giuda
     
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    CITAZIONE (Abramo @ 11/8/2011, 11:33) 
    Oggi si assiste ad un fenomeno nuovo. Alcuni cristiani di fede evangelica studiano l'Ebraismo per cercare di trovare delle corrispondenze con il cristianesimo. Ciò che una volta era inaccessibile per varie ragioni, in primis la conoscenza della lingua ebraica ed aramaica, ora lo studio dell'Ebraismo è alla portata di Internet e anche su carta si trovano alcune traduzioni di opere ebraiche. Il Cristiano, ignaro della cultura ebraica, è mosso dalla sua fede in Gesù Cristo, tale da esserne accecato perdendo la capacità di uno studio sereno ed obbiettivo. I timori inculcati dalla religione sin dall'adolescenza, come il fuoco eterno, Satana e la fine del mondo, temi principali dell'insegnamento gesuano fanno si che tutto ciò che di Ebraismo viene studiato viene messo al vaglio dalle parole di Gesù, come figurano nel vangelo.
    Ciò che c'è di peggio in tutto ciò è la volontà di fare proseliti ebrei alla nuova religione cristiana coniata di qualche concetto ebraico distorto a proprio piacimento.

    In questo clima di volontà missionaria cui gli ebrei dello Stato di Israel sono stati vittime in questi ultimi anni è chiaro che i sospetti verso i goym si fanno più marcati quando si tratta di cristiani convinti. Le vittime ebree sono sempre i minorenni.

    Shalom

    caro abramo non sono daccordo con te, lo studio dell'ebraismo non è mosso ne da paura ne dalla necessità di inquadrare tali insegnamenti attraverso le parole di Yeshua che ti ricordo pure essere ebreo , l'atteggiamento che molti cristiani hanno nell'approntare un studio della torah non è legato alla necessità di dimostrare chi sia o non sia Yeshua ma ad un desiderio sincero di conoscere in maniera più approfondita le scritture anche quando queste ci svelano una realtà diversa da quella che credevamo tale.
    Per quanto sopra non posso condividere il tuo pensiero ne la paura da parte degli ebrei europei che vivono in paesi cristiani e che non sono soggetti di missionarismo spicciolo come purtroppo accade in israele, quindi temo debba essere fatta una netta distinzione

    shalom
     
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    Caro Marco, come vedi tu stesso usi il nome Yeshua, che è una caratteristica della nuova religione cristiana. Tutti infatti riconoscono il nome Gesù e non Yeshua, che la maggioranza dei cristiani non ne vedono nemmeno la relazione con Gesù Cristo.
    Si, probabilmente Gesù Cristo era ebreo, ma non ci è pervenuto nulla in ebraico e pertanto non siamo obbligati ad accettarlo come tale. L'ebreo è fedele alla letteratura ebraica e quando un cristiano dice che gesù era ebreo (sottointendendo probabilmente la validità dei suoi insegnamenti anche per gli ebrei), per l'ebreo rimane un estraneo e collegato al culto straniero. Infatti di gesù si dice che era D-o o figlio di D-o oppure si dice che fu un sacrificio umano, tutte cose comunque collegagte con il culto straniero e l'idolatria. Per non parlare degli innumerevoli idoli che a suo nome si producono tutt'oggi.

    Shalom
     
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  8. Il Leone di Giuda
     
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    CITAZIONE (Abramo @ 11/8/2011, 12:52) 
    Caro Marco, come vedi tu stesso usi il nome Yeshua, che è una caratteristica della nuova religione cristiana. Tutti infatti riconoscono il nome Gesù e non Yeshua, che la maggioranza dei cristiani non ne vedono nemmeno la relazione con Gesù Cristo.
    Si, probabilmente Gesù Cristo era ebreo, ma non ci è pervenuto nulla in ebraico e pertanto non siamo obbligati ad accettarlo come tale. L'ebreo è fedele alla letteratura ebraica e quando un cristiano dice che gesù era ebreo (sottointendendo probabilmente la validità dei suoi insegnamenti anche per gli ebrei), per l'ebreo rimane un estraneo e collegato al culto straniero. Infatti di gesù si dice che era D-o o figlio di D-o oppure si dice che fu un sacrificio umano, tutte cose comunque collegagte con il culto straniero e l'idolatria. Per non parlare degli innumerevoli idoli che a suo nome si producono tutt'oggi.

    Shalom

    Yeshua come nome ebraico di Gesù è universalmente riconosciuto dai biblisti come trasliterazione abraica del nome Gesù e scusami se te lo dico con tutto il rispetto usare questa cosa per dimostrare che i cristiani che si avvicinano all'ebraismo lo fanno per dimostrare chissa qualè parabolante verità sul cristiaesimo è qualunquismo, del popolo incas non troverai niente scritto in documenti storici ebraici eppure sono esistiti quindi il fatto e come dici tu non trovi riferimenti a gesu in ebraico non rende gesù una chimera, per qanto riguarda il fatto di gesu che viene considerato come D-o io e molti cristiani abbiamo compreso che gesù NON era D-o e ne aevamo anche parlato , l'idolatria creata dal cattolicesimo è completamente irrilevante conl'argomento in questione e in ogni caso l'interessamento all'ebraismo non è ndirizzato a voler dimostrare nient'altro senno che HaShem è l'Unico e Veiritiero, non capisco perchè è cosi difficile da accettare
     
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  9. Shazarahel
     
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    Riprendendo il discorso iniziale, se volete la verità nuda e cruda senza imbellettamenti, bisogna ammettere che difficilmente un non-ebreo viene accettato in sinagoga per studiare la Torah e l'ebraismo, tranne nel caso di qualcuno che voglia cominciare un processo di conversione.

    Neghev é stato troppo buono, le sinagoghe "aperte" sono di solito quelle riformate, ma quelle ortodosse sono invece molto chiuse e questo per vari motivi, primo fra tutti quello della "separazione" che incombe sul popolo ebraico, separazione che é in vista di svolgere un ruolo particolare.

    Se anche ci sono alcune eccezioni, come sostiene il nostro amico, é innegabile che, come sostiene giustamente Abramo, la maggior parte dei cristiani spesso e volentieri stravolge il senso di qualunque studio affronti sulla Torah e sull'ebraismo, e questo non in mala fede, ma a motivo della sua educazione e delle sue credenze.

    Ci sono rabbini aperti che insegnano Torah ai non-ebrei, ma sicuramente non all'interno delle sinagoghe o delle comunità ebraiche, ma in luoghi più neutri. In Israele é più facile, in quanto é più semplice forse confondersi nella massa, ma l'atteggiamento di fondo é lo stesso. So bene che dall'esterno questa chiusura viene spesso interpretata in modo scorretto, e forse questa incomprensione della nostra "separazione" é stato uno dei motivi più frequenti che hanno alimentato l'antisemitismo. La vera tolleranza nascerà quando invece si accetterà l'identità altrui, anche quando, come in questo caso, vada contro la nostra sensibilità e i nostri modi di vedere.

    Tuttavia oggi, come dice Abramo, la Torah é a disposizione di tutti sul web, basta solo cercare...

    shalom
     
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  10. Il Leone di Giuda
     
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    CITAZIONE (Shazarahel @ 11/8/2011, 19:19) 
    Riprendendo il discorso iniziale, se volete la verità nuda e cruda senza imbellettamenti, bisogna ammettere che difficilmente un non-ebreo viene accettato in sinagoga per studiare la Torah e l'ebraismo, tranne nel caso di qualcuno che voglia cominciare un processo di conversione.

    Neghev é stato troppo buono, le sinagoghe "aperte" sono di solito quelle riformate, ma quelle ortodosse sono invece molto chiuse e questo per vari motivi, primo fra tutti quello della "separazione" che incombe sul popolo ebraico, separazione che é in vista di svolgere un ruolo particolare.

    Se anche ci sono alcune eccezioni, come sostiene il nostro amico, é innegabile che, come sostiene giustamente Abramo, la maggior parte dei cristiani spesso e volentieri stravolge il senso di qualunque studio affronti sulla Torah e sull'ebraismo, e questo non in mala fede, ma a motivo della sua educazione e delle sue credenze.

    Ci sono rabbini aperti che insegnano Torah ai non-ebrei, ma sicuramente non all'interno delle sinagoghe o delle comunità ebraiche, ma in luoghi più neutri. In Israele é più facile, in quanto é più semplice forse confondersi nella massa, ma l'atteggiamento di fondo é lo stesso. So bene che dall'esterno questa chiusura viene spesso interpretata in modo scorretto, e forse questa incomprensione della nostra "separazione" é stato uno dei motivi più frequenti che hanno alimentato l'antisemitismo. La vera tolleranza nascerà quando invece si accetterà l'identità altrui, anche quando, come in questo caso, vada contro la nostra sensibilità e i nostri modi di vedere.

    Tuttavia oggi, come dice Abramo, la Torah é a disposizione di tutti sul web, basta solo cercare...

    shalom

    ti quoto totalmente intervendo davvero impeccabile
    l'unica cosa che volevo dire che non è vero che tutti i cristiani che siavvicinano alla toràh e ne travisano gl'insegnamenti per dare forza al proprio credo, personalmente sto accarezzando seriamente l'idea del ghiur ma questa è un altra cosa di cui non mi sento di parlare pubblicamente
     
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    CITAZIONE (Il Leone di Giuda @ 11/8/2011, 16:48) 
    del popolo incas non troverai niente scritto in documenti storici ebraici eppure sono esistiti

    Desta tanta meraviglia il fatto che di Gesù, di cui si dice essere stato un maestro ebreo, non sia rimmasta traccia nella letteratura ebraica. Non è completamente da escludere che si possa essere trattato di un goy della Gallilea, in quel periodo infatti la regione ne era piena. Non ci sarebbe nulla di male, in fatto la religione cristiana è totalmente diversa da quella ebraica e questo potrebbe essere una spiegazione.

    Shalom
     
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    CITAZIONE (Il Leone di Giuda @ 11/8/2011, 19:52) 
    CITAZIONE (Shazarahel @ 11/8/2011, 19:19) 
    Riprendendo il discorso iniziale, se volete la verità nuda e cruda senza imbellettamenti, bisogna ammettere che difficilmente un non-ebreo viene accettato in sinagoga per studiare la Torah e l'ebraismo, tranne nel caso di qualcuno che voglia cominciare un processo di conversione.

    Neghev é stato troppo buono, le sinagoghe "aperte" sono di solito quelle riformate, ma quelle ortodosse sono invece molto chiuse e questo per vari motivi, primo fra tutti quello della "separazione" che incombe sul popolo ebraico, separazione che é in vista di svolgere un ruolo particolare.

    Se anche ci sono alcune eccezioni, come sostiene il nostro amico, é innegabile che, come sostiene giustamente Abramo, la maggior parte dei cristiani spesso e volentieri stravolge il senso di qualunque studio affronti sulla Torah e sull'ebraismo, e questo non in mala fede, ma a motivo della sua educazione e delle sue credenze.

    Non è che sono stato troppo buono o troppo ottimista. Io conosco bene la situazione, ma ho parlato in maniera modserata perché vi è sempre, tra chi legge, colui che è pronto ad accusare gli ebrei di segregazionismo e di chiusura al mondo.
    Le ragioni sono esattamente quelle espresse da Abramo e da Shazarahel, cui aggiungo il fato che l'approccio all'ebraismo senza la conoscenza dell'ebraico rende completamente difficile la comprensione anche di concetti semplici che possono essere distorti dalla traduzione.
    In ogni caso, Leone, nessuno mette in dubbio la buona fede e la volontà di conoscere e capire, delle persone come te, ma per esperienza, so bene che si tratta di una minoranza. purtroppo la maggior parte di coloro che affrontano l'ebraismo è per cercare conferme al loro credo
    Ci sono rabbini aperti che insegnano Torah ai non-ebrei, ma sicuramente non all'interno delle sinagoghe o delle comunità ebraiche, ma in luoghi più neutri. In Israele é più facile, in quanto é più semplice forse confondersi nella massa, ma l'atteggiamento di fondo é lo stesso. So bene che dall'esterno questa chiusura viene spesso interpretata in modo scorretto, e forse questa incomprensione della nostra "separazione" é stato uno dei motivi più frequenti che hanno alimentato l'antisemitismo. La vera tolleranza nascerà quando invece si accetterà l'identità altrui, anche quando, come in questo caso, vada contro la nostra sensibilità e i nostri modi di vedere.

    Tuttavia oggi, come dice Abramo, la Torah é a disposizione di tutti sul web, basta solo cercare...

    shalom

    ti quoto totalmente intervendo davvero impeccabile
    l'unica cosa che volevo dire che non è vero che tutti i cristiani che siavvicinano alla toràh e ne travisano gl'insegnamenti per dare forza al proprio credo, personalmente sto accarezzando seriamente l'idea del ghiur ma questa è un altra cosa di cui non mi sento di parlare pubblicamente

     
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  13. Il Leone di Giuda
     
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    CITAZIONE (Abramo @ 12/8/2011, 00:29) 
    CITAZIONE (Il Leone di Giuda @ 11/8/2011, 16:48) 
    del popolo incas non troverai niente scritto in documenti storici ebraici eppure sono esistiti

    Desta tanta meraviglia il fatto che di Gesù, di cui si dice essere stato un maestro ebreo, non sia rimmasta traccia nella letteratura ebraica. Non è completamente da escludere che si possa essere trattato di un goy della Gallilea, in quel periodo infatti la regione ne era piena. Non ci sarebbe nulla di male, in fatto la religione cristiana è totalmente diversa da quella ebraica e questo potrebbe essere una spiegazione.

    Shalom

    forse di quest'argomento dovremmo trattare nel forum dello studio del cristianesimo
    vistoche a quanto pare non solo era un ebreo gesu ma era discendente della tribu di giuda
    cmq non credo sia questo il posto per parlare di yeshua, questo è un forum biblico ebraico e non cristiano quindi lasciamo le questioni su chi sia yeshua a piazze virtuali più adeguate
     
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    CITAZIONE (Il Leone di Giuda @ 12/8/2011, 02:17) 
    forse di quest'argomento dovremmo trattare nel forum dello studio del cristianesimo
    vistoche a quanto pare non solo era un ebreo gesu ma era discendente della tribu di giuda
    cmq non credo sia questo il posto per parlare di yeshua, questo è un forum biblico ebraico e non cristiano quindi lasciamo le questioni su chi sia yeshua a piazze virtuali più adeguate

    Non è mia intenzione parlare di Gesù perché come hai ben detto non appartiene alle tematiche di questo forum. Anche e soprattutto per il fatto che esso non figura nella letteratura ebraica. Se veramente fu un ebreo, fu certamente della tribù di Giuda, dato che era la stragrande maggioranza, dopo la dispersione delle 10 tribù disperse ciò che rimaneva nel suo tempo erano Yehudàh, Binyamin e Levy.
    In ogni caso Gesù rimane un personaggio letterario di dubbia origine, le genealogie dei vangeli sono confuse e discordi. A volte pare che voi cristiani consideriate il cristianesimo parte della religione ebraica e ritengo sia corretto puntualizzare da parte ebraica la mantenuta distanza. Questo personaggio, anche se inquadrato come ebreo non presenta caratteristiche propriamente ebraiche, sia dal lato civile, che religioso. Non vi è alcun interesse di questo personaggio da parte ebraica. Si tratterebbe di estrapolare un personaggio probabilmente ebreo da una letteratura straniera e da un culto, che secondo la religione ebraica è straniero ed idolatrico. Non so se può apparire chiaro questo concetto ad un cristiano. Ma so che il cristiano è condizionato dalla fede in questo personaggio e pretende che l'ebreo ne riconosca almeno l'ebraicità, che è appunto un argomento di fede per il cristiano. Per l'Ebraismo il problema non si pone perché non pone fede sugli esseri umani anche di quelli più quotati della storia ebraica. Se Gesù era ebreo o no condiziona pesantemente la fede cristiana. Per il cristiano la religione è l'essenza di quel personaggio, per l'ebreo la religione è l'essenza dell'insegnamento della Toràh.

    Shalom
     
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    Sei sicuro che sia totalmente diversa abramo? io non me ne intendo molto, ma per quel poco che ho capito io dalle noiosissime lezioni di catechesi a cui spesso ho cercato di sottrarmi il cristianesimo è una sorta di "continuazione" dell'ebraismo e non a caso quando l'impero cristiano, e ormai non più romano di fatto, mise al bando le "idolatrie" dei "gentili", riconobbe come unica religione licita oltre naturalmente all'ufficiale cristianesimo, proprio l'ebraismo... Anche se onestamente mi chiedo se sia covenuto all'ebraismo la conversione in massa dell'Oriente e dell'Occidente, essendo le religione politeiste ben più tolleranti...
    Comunque a parte le considerazioni sulla vericidità storica della figura di Gesù, o Yeshua (?), che sono abbastanza discutibili, e in primis da parte cristiana date le vistose interpolazioni medievali subite dai testi coevi, mi sembra pacifico che se uno viene accolto come ospite non debba poi mettersi a fare proselitismo... Va da se che poi la lettura di un testo, che peraltro è storico, viene inevitabilmente distorto e/o interpretato sulla base della formazione personale, dei propri sentimenti, del proprio carattere, e non ultimo dei propri tempi. Penso sia un problema irresolvibile questo, ma l'ebraismo dovrebbe, ovviamente a condizione di parità e di non subire il proselitismo altrui, aprirsi per così dire agli estranei, e soprattutto aprire quel patrimonio di cultura, linguistica e letteraria che rappresenta.

    P.S. Negev, per l' intanto ho comperato il famoso assimil, vedremo se riuscirò a cavarne qualcosa di proficuo.

    EDIT:
    Vorrei aggiungere, sebbene sia una frase un po' logora, che il Dio probabilmente è unico..... anche se chiamato con nomi diversi, anche se gli si attribuiscono azioni diverse, personalmente mi affascina l'idea di un Dio-Kosmos, ossia l'Universo che genera se stesso e le sue leggi, e noi stessi, materialmente, fatti di atomi, siamo parte dell'entità "divina/universale", e l'universo/Dio, tramite noi (ma anche tramite gli animali, o eventuali alieni intelligenti in altri mondi), contempla se stesso... Lo so non ha nulla a che vedere con le religioni monoteistiche, è una mia idea maturata in alcune riflessioni.

    Shalom
     
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38 replies since 9/8/2011, 15:59   1311 views
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