Tipologia frasale ebraica

Frances e Chomsky

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    עם ישראל חי

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    Frances sostiene che l'ebraico biblico differisce da quello moderno nella tipologia frasale. Per il primo: Verbo-Sogetto-Oggetto (VSO) e per il secondo: Soggetto-verbo-oggetto (SVO). Vediamo se ciò corrisponde al vero.

    In realtà non ci sono differenze tipologiche di tipo grammaticale fra ebraico biblico ed ebraico moderno essendo quest'ultimo un'evoluzione di quello biblico che passa attraverso altre due principali fasi: l'ebraico mishnico e l'ebraico del medioevo. trattasi dunque della stessa lingua ebraica che ha le medesime regole grammaticali.

    La regola della tipologia frasale ebraica vuole che nei tempi passato e futuro venga fatto precedere il verbo al soggetto (VSO) mentre nel tempo presente venga fatto precedere il soggetto al verbo (SVO). Secondo il tipo di introduzione usata nella frase (o nel verso biblico) la tipologia può cambiare anche in OVS. Ciò avviene nel caso in cui si voglia porre l'enfasi nel complemento oggetto. La tipologia frasale ebraica cambia a secondo dell'enfasi che si vuole dare e si può iniziare la frase con il soggetto, con un verbo o con il complemento oggetto purché, a secondo dell'introduzione alla frase, si rispetti la regola. Se l'introduzione inizia con il complemento oggetto di regola il verbo si fa precedere al soggetto sempre trattasi di verbi al passato o al futuro come precedentemente enunciato. Nel caso dunque si scelga come introduzione il complemento oggetto si viene a creare la tipologia OVS.
    Si fa precedere il verbo (futuro o passato) anche ove l'introduzione sia un avverbio oppure un termine interrogativo.
    In tutti gli altri casi si inizia la frase con ciò che si vuole enfatizzare.
    Nel tempo presente, come potrete notare dagli esempi riportati il verbo (in verde) segue sempre il soggetto (in blu). Notate bene, nello stesso verso si alternano verbi al presente con verbi al passato/futuro e la posizione del soggetto rispetto al verbo cambia rispettivamente .Ma in alcuni casi si fa precedere ciò che si vuole enfatizzare.

    Facciamo alcuni esempi:

    Indichiamo il soggetto in blu, il verbo passato/futuro in rosso ed il verbo presente in verde.

    בראשית, ברא אלהים, את השמים, ואת הארץ

    L'introduzione è con bereshit che è un avverbio di tempo e quindi il verbo al passato precede il soggetto.

    Di seguito riportiamo la posizione del soggetto rispetto al verbo di versi di vari libri biblici:

    ויאמר אלהים, זאת אות-הברית אשר-אני נתן ביני וביניכם, ובין כל-נפש חיה, אשר אתכם--לדרת, עולם. Genesi 9,12

    ויאמר אלהים, אבל שרה אשתך ילדת לך בן, וקראת את-שמו, יצחק; והקמתי את-בריתי אתו לברית עולם, לזרעו אחריו Gen 17,19


    ויקמו משם האנשים, וישקפו על-פני סדם; ואברהם--הלך עמם, לשלחם Gen 18:16

    ואחרי-כן יצא אחיו, וידו אחזת בעקב עשו Genesi 25:26

    ויהוה הלך לפניהם יומם בעמוד ענן, לנחתם הדרך Esodo 13:21

    ופרעה, הקריב; וישאו בני-ישראל את-עיניהם והנה מצרים נסע אחריהם, וייראו מאד, ויצעקו בני-ישראל, אל-יהוה Esodo 14:10

    שלח-לך אנשים, ויתרו את-ארץ כנען, אשר-אני נתן, לבני ישראל: Numeri 13:2

    כי אני יהוה אהב משפט, שנא גזל בעולה; ונתתי פעלתם באמת, וברית עולם אכרות להם Isaia 61:8

    כי כאשר השמים החדשים והארץ החדשה אשר אני עשה, עמדים לפני--נאם-יהוה: כן יעמד זרעכם, ושמכם Isaia 66:22

    והיה, מדי-חדש בחדשו, ומדי שבת, בשבתו; יבוא כל-בשר להשתחות לפני, אמר יהוה Isaia 66:23

    ודבר אליהם, כה-אמר אדני יהוה, הנה אני לקח את-בני ישראל, מבין הגוים אשר הלכו-שם; וקבצתי אתם מסביב, והבאתי אותם אל-אדמתם Ezechiele 37:21

    כי-המלך, בטח ביהוה Salmi 21:8

    אם-תחנה עלי, מחנה-- לא-יירא לבי:
    אם-תקום עלי, מלחמה-- בזאת, אני בוטח Salmi 27:3

    מי-האיש, החפץ חיים; אהב ימים, לראות טוב Salmi 34:13

    אני ישנה, ולבי ער; קול דודי דופק, פתחי-לי אחתי רעיתי יונתי תמתי--שראשי נמלא-טל, קוצותי רסיסי לילה Cantico 5:2

    קמתי אני, לפתח לדודי; וידי נטפו-מור, ואצבעתי מור עבר, על, כפות המנעול Cantico 5:5

    החכם עיניו בראשו, והכסיל בחשך הולך; וידעתי גם-אני, שמקרה אחד יקרה את-כלם Kohelet 2:14

    Segue.
     
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    Quella che segue è invece il testo di una pagina scelta a caso del sito dell'accademia linguistica israeliana. Ho indicato con lo stesso metodo il soggetto in blu, il verbo al presente in verde e il verbo passato/futuro in rosso. Come potrete notare le stesse identiche regole valgono anche per l'ebraico moderno.
    In questa pagine si discute una lieve divergenza di pronuncia cui l'accademia si pronuncia basandosi rigorosamente sulla grammatica e sul testo biblico. A proposito infatti viene citato un verso del libro del profeta Isaia.

    מדוע לא פסלה האקדמיה את הצורות חִכֵּיתִי, גִּלֵּיתִי, הצורמות לאוזני חלק מן הציבור?
    במקרא יש כשבעים וחמש צורות פועל בבניין פיעל בגוף ראשון (יחיד) מגזרת ל"י (או ל"ה בפי העם). מתוכן כשליש(!) בצירי, ובהן גִּלֵּיתִי, צִוֵּיתִי, עִנֵּיתִי, כִּלֵּיתִי, פִּתֵּיתִי, כִּסֵּיתִי, נִקֵּיתִי, קִוֵּיתִי. ויוזכר הפסוק המפורסם: "מַדועַ קִוֵּיתִי לַעֲשוֹת עֲנָבִים וַיעַש באֻשים" (ישעיהו ה, ד). כמובן גם הצורות בחיריק – כגון גִּלִּיתִי, צִוִּיתִי, כִּסִּיתִי, קִוִּיתִי – מתועדות.
    גם בבניינים אחרים (אך לא בבניין קל) אנו מוצאים צורות בצירי לצד צורות בחיריק, לעתים באותו הפועל אך בגוף שונה, כגון הִגְלֵיתִי לצד הִגְלִיתָ, הִרְבֵּיתִי לצד הִרְבִּיתָ, הִשְׁקִיתָ לצד הִשְׁקֵיתִי.
    בעקבות הממצא במקרא החליטה האקדמיה לקיים בגופים הראשון והשני את שתי האפשרויות בכל הבניינים, חוץ מבניין קל – שבו יש חיריק תמיד.
    בקרב דוברי העברית בני ימינו נראה שיש העדפה דווקא לצורות בצירי בבניינים הפעיל, התפעל, נפעל, פועל והופעל: הִשְׁקֵיתִי, הִתְפַּתֵּינוּ, נִרְאֵיתָ, צֻוֵּיתִי, הָגְלֵיתֶם.
    במה שונה בניין פיעל? ההרגשה שהמילה חִכֵּיתִי שייכת ל"שפת הרחוב" לא נובעת מכך שהצורה אינה נכונה אלא ככל הנראה מכך שאלו המשתמשים בה אינם שייכים לשכבה "הנכונה".
    אבל אין בצורות הללו כל פסול – ודאי שלא מבחינת תיעודן במקרא, וגם לא מבחינת הדקדוק (ולא זה המקום להסביר כיצד התגלגלו לכאן הצירי והחיריק). אין אפוא שום סיבה שהאקדמיה תפסול אותן.



    http://hebrew-academy.huji.ac.il/sheelot_t...s/25071002.aspx

    Shalom
     
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    Tipologia frasale ebraica in tutte le epoche.

    Genesi cap.14

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    Genesi 14 Mechon Mamre

    Mishnàh (II secolo) Avot 1,5
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    Talmud Babli (IV secolo) Sanhedrin 101a
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    Maimonide (1200), sefer haMada' hilchot de'ot 2,4
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    Attuale testo di studio di Ebraico degli ulpan dell'università ebraica: 'Ivrit leramà ghimel, pag 42
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    Edited by Abramo - 10/4/2011, 03:43
     
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    האם ישראל היא שתקפה בסודן?
     
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    בתגובה לירי לדרום: חיל האוויר תקף מטרות בעזה
     
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    Dal uno dei miei libri di testo di Ebraico dell'Ulpan Aviv di Gerusalemme
    L'ULPAN è l'organizzazione per l'insegnamento dell'Ebraico a tutti gli "Olim", cioè a tutti coloro che ritornano a vivere in Israel. pertanto si tratta di un sistema efficace e sperimentato da decine e decine di anni che ovviamente si rivolge a persone dai livelli culturali più vari.
    Gli insegnanti dell'Ulpan hanno una esperienza infinita e sono in grado, in poche settimane di corso, di consentire ad un nuovo arrivato di districarsi e in sei mesi di parlare leggere e scrivere abbastanza bene. Vi è qualcosa di più moderno di un tale sistema? Eppure leggete che cosa afferma, alla faccia di chi pensa che l'ebraico biblico e l'ebraico moderno siano cose molto diverse, addirittura due lingue completamente diverse.
    סֵפֶר הַפּוֹעַל
    Verb Book pagina 85
    If you wish to see how the rules actually work, all you need to do is to open the Bible or one of the Shay Agnon's books (a famous Israeli novelist).

    "Se desiderate vedere come funzionano le regole veramente, tutto ciò di cui avete bisogno è APRIRE LA BIBBIA o UNO DEI LIBRI DI SHAY AGNON (un famoso romaziere Israeliano)"
    Notare:
    per capire come funziona una regola sui verbi, non fa differenza se apriamo la Bibbia o se leggiamo un romanzo moderno. In altri termini, un testo antico di 3000 anni ci fa comprendere una regola grammaticale allo stesso modo di un libro scritto oggi, nè più nè meno.

    Come sarebbe opportuno se la gente, per giudicare, dapprima studiasse.
    e' davvero aberrante esprimere giudizi su ciò che non si sa.
    I testi dell'ULPAN sono scritti da laici, non da religiosi.
     
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  7. maria mazzola
     
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    CITAZIONE (Abramo @ 5/4/2011, 03:57) 
    La tipologia frasale ebraica cambia a secondo dell'enfasi che si vuole dare e si può iniziare la frase con il soggetto, con un verbo o con il complemento oggetto purché, a secondo dell'introduzione alla frase, si rispetti la regola.

    Questo mi fa pensare al giapponese, che mette al principio di una frase ciò che ne costituisce la parte principale, sia esso soggetto, verbo od oggetto, oppure al nostro dialetto (io sono siciliana): se Abramo ricorda ancora qualcosa della sua permanenza a Palermo (non sbaglio, vero? Lo diceva Negev, mi pare, in un altro post) ricorderà di sicuro che anche qui si usa enfatizzare anticipando al principio della frase quello che ci sembra più urgente, tipo...

    1) a casa, vado
    2) le scarpe, 80 euro, le ho pagate
    3) Montalbano, sono... :P

    Aggiungendo la cadenza tipica isolana, si raggiunge un effetto intraducibile ma estremamente efficace! :D
     
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  8. Mclaude
     
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    CITAZIONE (Negev @ 8/4/2011, 00:14) 
    Dal uno dei miei libri di testo di Ebraico dell'Ulpan Aviv di Gerusalemme
    L'ULPAN è l'organizzazione per l'insegnamento dell'Ebraico a tutti gli "Olim", cioè a tutti coloro che ritornano a vivere in Israel. pertanto si tratta di un sistema efficace e sperimentato da decine e decine di anni che ovviamente si rivolge a persone dai livelli culturali più vari.
    Gli insegnanti dell'Ulpan hanno una esperienza infinita e sono in grado, in poche settimane di corso, di consentire ad un nuovo arrivato di districarsi e in sei mesi di parlare leggere e scrivere abbastanza bene. Vi è qualcosa di più moderno di un tale sistema? Eppure leggete che cosa afferma, alla faccia di chi pensa che l'ebraico biblico e l'ebraico moderno siano cose molto diverse, addirittura due lingue completamente diverse.
    סֵפֶר הַפּוֹעַל
    Verb Book pagina 85
    If you wish to see how the rules actually work, all you need to do is to open the Bible or one of the Shay Agnon's books (a famous Israeli novelist).

    "Se desiderate vedere come funzionano le regole veramente, tutto ciò di cui avete bisogno è APRIRE LA BIBBIA o UNO DEI LIBRI DI SHAY AGNON (un famoso romaziere Israeliano)"
    Notare:
    per capire come funziona una regola sui verbi, non fa differenza se apriamo la Bibbia o se leggiamo un romanzo moderno. In altri termini, un testo antico di 3000 anni ci fa comprendere una regola grammaticale allo stesso modo di un libro scritto oggi, nè più nè meno.

    Come sarebbe opportuno se la gente, per giudicare, dapprima studiasse.
    e' davvero aberrante esprimere giudizi su ciò che non si sa.
    I testi dell'ULPAN sono scritti da laici, non da religiosi.

    Anche io posso confermare la continuita' ebraibo biblico - ebraico moderno,in 4 anni e mezzo che studio ebraico (oltre aramaico) non mi e' mai capitato di leggere la tesi opposta , anche se devo ammettere che 4 anni sono sempre pochini per esprimere un tale giudizio,pero' ho avuto la grande fortuna di conoscere il grandi rabbi americano Menachem Schneerson sul finire degli anni '80 (se non sbaglio e' morto nel 1994),in diversi scambi di vedute (in inglese,naturalmente,poiche' all'epoca non conoscevo l'ebraico) piu'
    volte ribadiva il concetto di continuita',dunque,chi sarebbero coloro che affermano il contrario? Sono forse molto piu' esperti e molto piu' preparati di questo grande rabbe? Non sarebbe possibile conoscere da quali studi derivano la tesi opposta? Tutto sommato,mi considero ancora un novellino (imparare ebraico,a 360 gradi,non e' come imparare l'inglese o altra lingua) e la voglia di imparare e' illimitata.
     
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    CITAZIONE (Mclaude @ 8/4/2011, 18:15) 
    Anche io posso confermare la continuita' ebraibo biblico - ebraico moderno,in 4 anni e mezzo che studio ebraico (oltre aramaico) non mi e' mai capitato di leggere la tesi opposta , anche se devo ammettere che 4 anni sono sempre pochini per esprimere un tale giudizio,pero' ho avuto la grande fortuna di conoscere il grandi rabbi americano Menachem Schneerson sul finire degli anni '80 (se non sbaglio e' morto nel 1994),in diversi scambi di vedute (in inglese,naturalmente,poiche' all'epoca non conoscevo l'ebraico) piu'
    volte ribadiva il concetto di continuita',dunque,chi sarebbero coloro che affermano il contrario? Sono forse molto piu' esperti e molto piu' preparati di questo grande rabbe? Non sarebbe possibile conoscere da quali studi derivano la tesi opposta? Tutto sommato,mi considero ancora un novellino (imparare ebraico,a 360 gradi,non e' come imparare l'inglese o altra lingua) e la voglia di imparare e' illimitata.

    Io, per la prima volta l'ho letta nel forum di Cristianesimo Primitivo dagli utenti Polymetis e Frances.

    Per esempio frances ha affermato:
    CITAZIONE
    Frances 30/3/2011, 18:27
    Alcune delle innovazioni sintattiche dell’ebraico moderno sono troppo rilevanti per poter postulare la continuità tra l’idioma biblico e quello moderno. Si veda, a titolo di esempio, l’ordine frasale SVO dell’ebraico moderno (VSO dell’ebraico biblico); alcuni tempi verbali, che in ebraico biblico si costruiscono con l’ordine frasale, mentre nell’ebraico moderno si individuano mediante autonoma morfologia. C’è tra i linguisti chi parla dell’ebraico moderno come di una lingua artificiale, un idioma ibrido, costruito sotto l’influsso di altre parlate delle etnie ebraiche, in primo luogo lo yiddish.

    #entry448014306

    Mentre vero è invece che l'Ebraico moderno deriva dallo sviluppo degli ultimi 200 anni, dell'ebraico medioevale, da quello mishnico e da quello biblico.
    Nella discussione indicata sono state fatte affermazioni molto estremiste, come quella di questo post secondo cui ci sarebbero linguisti che ritengono l'Ebraico Moderno "una lingua artificiale". Non ci vuole molto dimostrare come una tale affermazione derivi dall'ignoranza. Basterebbe citare le opere più recenti e precedenti Eliezer Ben Yehudàh:

    Queste sono opere scientifiche, di algebra e natura:

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    Shalom

    CITAZIONE (maria mazzola @ 8/4/2011, 11:51) 
    1) a casa, vado
    2) le scarpe, 80 euro, le ho pagate
    3) Montalbano, sono... :P

    Grazie Maria e benvenuta nel nostro forum :welcomeani.gif:

    Si esatto, solo che l'ebraico è più rigido, segue delle regole ben precise, si darebbe la precedenza al verbo, se la frase apre con il complemento: le scarpe, le ho pagate 80 euro.

    Shalom

     
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    אריאל פינטור

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    le scarpe, le ho pagate 80 euro.

    questione di enfasi: il siciliano viene colpito più dagli 80 euro, l'Israeliano dal concetto di pagare :arf2.gif:
     
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    Sempre nella discussione: Qumran, i Rotoli, gli Esseni: quale rapporto? (che precede la discussione successiva iniziata da Frances: L'esile filo che lega idioma antico e idioma moderno nello studio dei testi antichi) Abbiamo la risposta di Polymetis:

    Polymetis
    Posted on 30/3/2011, 23:04


    CITAZIONE
    E' ovvio che se si intervista i soliti sionisti, convinti di avere chissà quale diritto divino sulla terra di Israele, e convinti di avere resuscitato uno stato voluto da Dio, e che la stessa lingua ebraica sia sacra, non potranno mai accettare di venirti a dire che la loro lingua è un'invenzione moderna.

    Qui, inoltre, si è fatto ricorso alla politica e non c'è bisogno di ulteriori commenti.

    CITAZIONE
    Non bisogna poi sottovalutare il fatto che la società israeliana spesso infarcisce i suoi giovani con una educazione religiosa tradizionalista sin dall'infanzia, e dunque una certa famigliarità con la Bibbia, i suoi termini, il suo fraseggio, sono immediatamente assimilati anche dagli infanti non perché l'ebraico moderno contenga queste strutture ma semplicemente perché sin da piccoli sono bombardati in sinagoga con queste letture.

    Non è sempre educazione religiosa, ma soprattutto cultura ebraica, anche nelle scuole israeliane non-religiose si insegna il Tanach sin dalle elementari. Quello che mi sono sempre astenuto dal commentare per non essere polemico è che a me sembra l'esatto contrario, e cioè che ad essere imbevuto di cultura estranea che porta a grossolani fraintendimenti sono proprio questo tipo di commenti. Polymetis e Frances giudicano col metro della conoscenza del greco e del latino, ovvero del primo, credendo che intercorra lo stesso rapporto fra greco antico e greco moderno come quello fra ebraico antico ed ebraico moderno; per il secondo lo stesso uso liturgico del latino sarebbe equivalente a quello dell'ebraico liturgico. Ignorano forse che il latino era la lingua del clero, mentre l'ebraico è stata sempre la lingua di tutto il popolo, la lingua che si insegna ai bambini sin dalla nascita. La prima attività di Eliezer Ben Yehudàh dopo la sua 'aliyà, fu proprio quella di professore di ebraico che insegnava l'ebraico in lingua ebraica perché questa era parlata in Israel dal popolo e non da una classe speciale.


    CITAZIONE
    E visto che qui ci si scherma dietro un presunto falso consenso degli israeliani sul fatto che il sistema verbale ebraico moderno sarebbe usato con le stesse funzioni di quello antico, gioverà citare nuovamente il parere del professore israeliano di ebraico Doron Mittler, che insegna qui a Milano, e che nella sua grammatica scrive a chiare lettere:

    image

    Le piccole differenze ci sono abbastanza note e non riguardano né l'uso dei tempi, né la struttura. Nell'ebraico biblico abbiamo delle forme altamente poetiche, che come avviene in tutte le altre lingue sono confinate nella poesia, come il wav inversivo, che indica una successione di avvenimenti, un verbo che si lega all'altro precedente inversivo fino al primo della serie. Quest'ultimo non ha l'inversione come non ce l'hanno i verbi preceduti da negazione. Ma non c'è l'obbligo di usare il wav inversivo, questo non è di regola se non si vuole una forma poetica con successione di avvenimenti.

    CITAZIONE
    Non parliamo poi della teoria,da tempo discussa, secondo cui il sistema dei tempi biblici sia puramente aspettuale. Di per se comunque noi tendiamo a classificare con categorie nostrane quelli che invece sono tempi che andrebbero incasellati in tutt'altra maniera, ad esempio quando le grammatiche parlano di "tempo futuro", mentre nelle grammatiche più vecchie con un buon latinismo si parlava di "imperfetto" per lo stesso tempo, e assai più correttamente.

    Vero è invece il contrario. Altrimenti si dovrebbe spiegare come mai nei verbi futuri (imperfective) sono usati le inversioni dei passati (perfective) quando si fa seguire la narrazione di eventi profetici futuri con l'uso di wav inversivi. Come è possibile infatti che un'azione non ancora compiuta sia espressa da un verbo di azione compiuta?

    Shalom
     
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    E' ovvio che se si intervista i soliti sionisti, convinti di avere chissà quale diritto divino sulla terra di Israele, e convinti di avere resuscitato uno stato voluto da Dio, e che la stessa lingua ebraica sia sacra, non potranno mai accettare di venirti a dire che la loro lingua è un'invenzione moderna.

    Qui, inoltre, si è fatto ricorso alla politica e non c'è bisogno di ulteriori commenti.

    Sì Abramo, ma non ti è ancora chiaro che il soviet supremo ha usato due pesi e due misure e che se la contano e se la raccontano tra di loro?
    La dittatrice ha voluto solo togliersi qualche pietruzza dalla scarpa con il sottoscritto, accontentando il suo amico con il mio ban.
    Poiché loro non possono competere con te sulla lingua ebraica, hanno trovato piuù semplice chiudere le diuscussioni, per evitare di andare in fibrillazione e poi in arresto cardiaco. Essi sono indubbiamente grandi conoscitori del greco, del latino, della letteraratura greca, latina italiana, della storia e della filosofia, ma hanno la presunzione di capirne anche in ebraico, a loro completamente sconosciuta.
    Non si possono permettere, in un luogo come il forum, dove tutti li osannano e li incensano per la loro preparazione, di fare figure tapine in un campo minato come l'ebraico.
    D'altra parte io contestavo appunto le espressioni dispregiative e intrise di livore contro "Il solito sionismo" e le meschine considerazioni sul "diritto divino".
    Ma la vicaria di Stalin non ammette contestazioni.
    Nel caso dell'antisemita e filoterrorista Chomsky non bisogna tirare in ballo la politica, al chierico polymetis lo si può permettere.

    PS:
    Il chierichetto, che nulla sa del mondo ebraico, ignora che i sionisti religiosi non vogliono uno stato di Israele fatto dagli uomini, Perché la restaurazione, secondo le profezie spettava al Mashiach. Quindi quando costui scrive non sa nemmeno di che cosa sta scrivendo.
    Chiaramente secondo questo portavoce della parte più retriva del clero, agli Ebrei non spettava una Terra, "diritto divino" a parte: per lui è giusto che la diaspora duri in eterno
     
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    Ma dato che questa discussione è dedicata anche a Frances e Chomsky, mi sembra corretto informare i nuovi utenti su come si è arrivati a Chomsky. Come potete notare, dai posts citati (e muniti di link), è stata Frances a citare Chomsky.
    Ecco la sequenza di posts fra me e Frances nella discussione L'esile filo...

    Frances Admin
    Posted on 31/3/2011, 17:04

    CITAZIONE
    Mi dispiace, ma ci sono buone ragioni linguistiche per sostenere che l'ordine frasale predefinito dell'ebraico biblico è di tipo VSO. Le defezioni, le quali sono statisticamente considerevoli (così come in greco) appartengono al contesto e non alla struttura base della lingua. Sappiamo inoltre che la scelta di Ben Yehuda di introdurre la tipologia SVO nell'ebraico moderno è di ordine pratico: rendere meno traumatico per i nuovi parlanti il passaggio dalle lingue germaniche e romanze all'ebraico moderno.

    Abramo
    Posted on 1/4/2011, 13:28

    CITAZIONE
    E' così per i tempi passato e futuro, ma anche con molte eccezioni e potrei fare centinaia di esempi dimostrativi e inconfutabili. Per il tempo presente, la struttura è inversa SVO.

    Frances Admin
    Posted on 1/4/2011, 15:49

    CITAZIONE
    La classificazione dell’ebraico biblico come lingua VSO è il frutto della teoria generativa elaborata da Chomsky (un ebreo). È una caratteristica che ha ereditato dal proto-semitico, ma molti vernacoli si sono evoluti secondo l’ordine SVO.

    Qui si commettono due grossolani errori:
    1) La moderna linguistica introdotta da Chomsky (ma anche un po' prima di lui) si occupa dello studio della lingua parlata, non come la linguistica classica. Come è possibile infatti applicare la teoria generativa di Chomsky sul testo biblico? Forse Chomsky avrebbe ereditato qualche primitivo registratore vocale dove sarebbe inciso l'ebraico biblico parlato?

    2) La tipologia frasale che a sua detta sarebbe del tipo VSO, che come dimostrato, è falso.

    Poi nello stesso post abbiamo l'affermazione di carattere estremista negazionista:
    CITAZIONE
    Il greco antico è una lingua estinta, così come l’ebraico biblico. Sopravvivono entrambe nei manoscritti, nelle iscrizioni e nei papiri. Ma quella cultura, quella società e quei personaggi narrati sono sepolti, così’ come la lingua che parla per loro.

    E la Mishnàh? I talmudim, i midrashim etc etc...
    Il Tempio fu distrutto con il suo parlamento nazionale, il governo fu distrutto, il popolo fu deportato, ma questo sopravvisse, la lingua sopravvisse sia nella letteratura, che nella lingua parlata.

    Poi ancora Frances sostiene che:
    31/3/2011, 17:04
    CITAZIONE
    Le defezioni, le quali sono statisticamente considerevoli (così come in greco) appartengono al contesto e non alla struttura base della lingua.

    Abramo
    Posted on 1/4/2011, 13:28

    CITAZIONE
    Dipendono indubbiamente dalla struttura della lingua, dalla grammatica, principalmente da come inizia una frase, se con il soggetto, col verbo o con un'introduzione.

    La risposta già la diedi ancora prima di aver reso noto l'attività politico-negazionista di Chomsky. Pertanto è infondata l'accusa nei miei confronti di aver confutato la linguistica di Chomsky con la Politica. Da come potete notare il primo a parlare di politica fu proprio Polymetis, che ho cercato sempre di ignorare per non essere attirato nella trappola delle sue provocazioni. Provocazioni cui non ha resistito Negev, il quale ingiustamente venne bannato con un ban permanente dopo essersi ritirato da tre giorni. Spero che i nuovi gestori del forum prendino in considerazione questi fatti e riammettino Negev nel forum fra i suoi amici. Sottolineo anche che io avrò scritto al massimo una decina di posts in quel forum e non mi spiego un tale trattamento nei miei confronti. Anche a me è stato negato immotivatamente l'accesso al forum e ad una sua sezione particolare di rianimazione del forum. Non sono il tipo che va dietro alle polemiche e molti qui e anche li lo sanno bene...

    Shalom

    Shalom

    Edited by Abramo - 10/4/2011, 14:00
     
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    עם ישראל חי

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    Ecco un breve paragrafo del libro di linguistica di Moshè Chayim Luzzatto (1700):

    image


    Traduzione italiana.

    Per evitare di ripetere una cosa due o tre volte, mi prolungo questa volta sulla differenza fra "meliza"(=lingua dotta), la poesia e il parlar semplice quotidiano. Non solo dal punto di vista della qualità, cui differenza è riscontrabile ad un primo sguardo, ma anche dal significato e del contenuto.

    Nel parlar semplice (lingua parlata), le intenzioni di chi parla è di essere il più chiaro possibile al suo interlocutore, invece nelle espressioni poetiche e dotte, il fine del poeta o del dotto è di presentare i suoi detti rendendoli eleganti. Pertanto, il poeta o il dotto, che racconti un fatto in linguaggio dotto, non si limita al racconto del fatto in se, ma certamente userà le forme e le regole del linguaggio dotto e sceglierà i temi ed i soggetti più adatti all'eleganza e alla chiarezza. E in esse estenderà di più il racconto, illustrerà con esempi vari e con l'immaginazione suscitando la sensibilità del cuore e simili. Riassumerà invece il resto dei temi, che non sono utili nell'intenzione primaria, ovvero retorica. Entrambi però sono importanti riguardo il fatto narrato.


    Come si può notare, già Luzzatto nel 1700 spiegava bene ai suoi discepoli le differenze di linguaggio, lasciando ben intendere che la lingua usata quotidianamente era l'ebraico, l'ebraico quotidiano, non certo l'ebraico retorico della letteratura e della Bibbia.

    Shalom

    Edited by Abramo - 11/4/2011, 20:44
     
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    אריאל פינטור

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    Ma io non ho nessuna intenzione di scrivere in forum dove non sono desiderato. Infatti avevo scritto un messaggio tre giorni prima, per salutare gli amici, sostenendo che non avrei scritto più laddove ci fossero dei faziosi, provocatori e con innata antipatia per tutto ciò che è ebraico come il polymetis.
    Infatti il ban, giunto così tardivamente e dopo due anni di assenza della dittatrice stalinista. è legato a ragioni personali e non a mie intemperanze sul forum.
    Generalmente partecipavo solo a discussioni dove vi fossero argomenti legati alla Torah, alla tradizione o alla lingua ebraica.
    Poichè alcuni di loro hanno le loro idee preconcette e fondate sul nulla, non tollerano che vi sia chi le rintuzza. E non parlo di me ma di Abramo che ha sempre avuto una condotta esemplare e rispettosissima.
    L'aver smascherato l'ignoranza crassa di Frances e Polymetis in lingua ebraica, ha provocato l'ira funesta dell'Olimpo.
     
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