Commento ad Abacuc (1QpHab) - Qumran

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  1. Hard Rain
     
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    CON QUESTO THREAD INIZIO A POSTARE IL COMMENTO AL PROFETA ABACUC COSI' COME RITROVATO IN UN ROTOLO PROVENIENTE DALLA GROTTA 4Q DI QUMRAN.

    INIZIO CON LE COLONNE I E II DEL ROTOLO. Come usuale in papirologia le parentesi quadre [] racchiudono testo ricostruito dall'editore/traduttore.

    1Qpesher Abacuc (1QpHab) (1)

    Estratto da: Florentino Garcia Martinez, Testi di Qumran, traduzione italiana dai testi originali con note di Corrado Martone, PAIDEIA editrice, Brescia, 1996, pp. 328-340.

    Col. I (2)

    1 [(Ab. 1,1-2) “Oracolo ricevuto in visione dal profeta Abacuc. Fino a quando, YHWH], chiederò aiuto senza che (3) 2 [mi ascolti? Ti griderò: ‘Violenza!’ senza che mi salvi? L’interpretazione (4) di questo si riferisce all’ini]zio (5) della generazione 3 [ultima…] su di loro 4 [… gri]deranno (6) 4 contro 5 [… (Ab. 1,3a) “Perché mi fai vedere crimini e mi mo]stri [fa]tica?”. vacat 6 [L’interpretazione …] di Dio, con oppressione e tradimento. (7) 7 [… (Ab. 1,3bc) “mi poni di fronte violenza e distruzione e ci sono risse e sorgono contese”]. (8) vacat 8 [L’interpretazione …] spoglie […] e risse 9 […dis]puta e pen[sa]no distruzione (9) 10 […] (Ab. 1,4a) “Poiché la legge cade in disuso”. 11 [L’interpretazione…] che hanno ripudiato la legge di Dio. 12 [(Ab. 1,4bc) “E il diritto non esce vincitore, perché il malvagio circon]da il giusto”. vacat 13 [La sua interpretazione: il malvagio è il Sacerdote Empio (10), e il giusto] è il Maestro di Giustizia 14 [che … (Ab. 1,4d) “Per]ciò il diritto esce 15 [calpestato”. L’interpretazione …] e non […]

    Note

    (1) Testo databile paleograficamente alla fine del I sec. a.C. Si tratta del più lungo e meglio conservato tra i pesharim a noi pervenuti. Consta di 13 colonne che commentano i primi due capitoli del libro di Abacuc, mentre si può affermare con certezza che il terzo non era commentato poiché l’ultima colonna del testo termina con un ampio spazio bianco, a significare la fine dell’opera.

    (2) La prima e la seconda colonna, contrariamente alle altre, abbastanza ben conservate, offrono un testo molto lacunoso e, là dove non si tratti di citazioni del testo biblico, parecchio difficile da integrare. Nonostante la frammentarietà, si può comunque affermare con un discreto margine di certezza che questa prima colonna doveva effettivamente rappresentare l’inizio dell’opera: sono infatti ben visibili alla fine della prima linea le ultime lettere della citazione di Ab. 1,1. Per quanto possibile, è altamente improbabile che un’eventuale colonna precedente contenesse per intero un’introduzione al pesher.

    (3) Senza che: come spesso a Qumran, troviamo qui un esempio di scriptio plena: il nostro testo, infatti, tramanda wlw’, mentre il T.M. ha wl’. La forma viene spiegata da Qimron (The Hebrew of the Dead Sea Scrolls, Atlanta, 1986, 22) “as a means to indicate the sound o (or i/e) since alef and he generally indicate other vowels”. Cfr., contra, Kutscher (The Language and Linguistic Background of the Isaiah Scroll [1QIs a], Leiden, 1974, 20-22) che spiega la scriptio plena come un tentative di salvaguardare la pronuncia ebraica di fronte alla pronuncia aramaica l’.

    (4) Come risulta dalle ultime poche lettere della linea, doveva essere qui citato il testo di Ab. 1,1. “Interpretazione”: pseher: cfr. la nota introduttiva ai pesharim. Più in particolare sul metodo esegetico di 1QpHab cfr. H.W. Basser, Pesher Hadavar: The Truth of the Matter, RQ 13 (1988) 388-405.

    (5) Ini]zio: nel ms. sono chiaramente visibili solo un lamed e un taw; la nostra traduzione presuppone thlt “inizio”, e integra il principio della l. 3 con l’attributo “ultima” riferito a “generazione”. L’”ultima generazione” è quella che, nell’ottica escatologica qumranica, avrebbe vissuto la punizione dei “traditori” (cfr. CD 1,12), e il riscatto dei giusti nel tempo finale, ritenuto ormai prossimo, del riscatto messianico; quando cioè si sarebbero compiute le parole dei profeti secondo l’esatta interpretazione del Maestro di Giustizia. Cfr. anche II,7 e VII,1.

    (6) Gri]deranno: è possibile integrare il testo sia con il pf. Che con l’impf. dei verbi z‘q e s‘q. Quest’ultimo verbo è forse più probabile data la tendenza del pesher a interpretare il testo biblico per mezzo di sinonimi, cfr. ad es. 1QpHab I,6.

    (7) Tradimento: ebr. m‘l: il termine viene usato per commentare ‘ml (“fatica”, “travaglio”) del testo biblico. In questo caso l’interpretazione si basa sull’uso di una parola formata dalle stesse consonanti di quella alla quale viene fatto riferimento nel testo biblico.

    (8) Mi poni… contese: l’integrazione della l. 5 con Ab. 1,3a e della l. 7 con Ab. 1,3bc è quella che meglio rispetta l’ampiezza delle lacune.

    (9) E pen[sa]no distruzione: la traduzione è basata sulla ricostruzione del testo proposta da K. Elliger, Studien zum Habakuk-Kommentar vom Toten Meer, Tubingen 1953, ad loc.: wh[sb]wn hw’h che fa derivare hw’h da hwwh con alef mater lectionis.

    (10) Poiché alla fine della linea è ben leggibile l’espressione “è il Maestro di Giustizia”, è ragionevole supporre che l’autore del nostro testo abbia riferito “il giusto” del testo di Abacuc al Maestro di Giustizia e, di contro, “il malvagio” al Sacerdote Empio. Sul Sacerdote Empio cfr. 1QpHab VIII,8.16; IX,9; XI,4.12; XII,2. Il Maestro di Giustizia (sulla resa dell’espressione mwrh hsdq cfr. J. Carmignac, Notes sur le Pesharim: RQ 3 [1961], 505-538, in particolare alle pp. 529-533) è figura centrale della comunità di Qumran; la sua figura può essere, in base ai testi, così ricostruita: egli non fu il fondatore della comunità (cfr. CD I,9-11; 4QpIs d 2) ma fu colui che “la organizzò” (cfr. 4QPs 37 11,16); lottò contro una setta rivale (cfr. 4QpIs b II,6-7.10; 4QpIs c 10-14.19-20; 4QpOs b II,2-6; 1QpHab II,1-4; V,11-12); subì persecuzioni da parte del Sacerdote Empio (cfr. 1QpHab IX,9-12; XI,4-8). Egli inoltre ebbe, in seno alla setta, la funzione di interpretare le parole profetiche (cfr. 1QpHab II,8-9). La maggior parte degli studiosi considera impossibile l’identificazione del Maestro di Giustizia con qualche personaggio noto da altre fonti (cfr. Garcia Martinez, Qumran Origins and Early History: A Groningen Hypothesis, FO 25 [1988] 120) e isolata resta la posizione di J. Carmignac (cfr. RQ 10 [1980] 235-246) che, riprendendo un suggerimento di W.H. Bwonlee (BASOR, 126 [1952] 10-20) ha proposto l’identificazione del Maestro di Giustizia con Giuda l’Esseno (cfr. Flavio Giuseppe, Bell., 1,3,5; Ant., 13,11,2).


    Col. II (11)

    1 (Ab. 1,5) “lo si raccontasse”. (12) [L’interpretazione della citazione si riferisce a]i traditori che sono con l’Uomo di 2 Menzogna (13), dal momento che non [diedero ascolto alle parole del] Maestro di Giustizia dalla bocca di 3 Dio; e ai tradito[ri del patto] nuovo, dal momento che non 4 credettero nel patto di Dio [e profanarono] il suo nome santo. 5 Allo stesso modo: vacat l’interpretazione della citazione [si riferisce ai tra]ditori nei giorni 6 ultimi. Essi saranno quelli che violano [il pat]to, che non crederanno 7 quando sentiranno tutto ciò che v[errà al]la generazione ultima dalla bocca del 8 sacerdote (14) che Dio ha posto in [mezzo alla comunità] per spiegare tutte 9 le parole dei suoi servi i profeti, [per] mezzo dei quali Dio ha annunciato 10 tutto ciò che avverrà al suo popolo (15) [Israele]. (Ab. 1,6) “Perché ecco che io mobiliterò 11 i caldei (16), popolo cru[dele e svel]to”. vacat 12 La sua interpretazione si riferisce ai kittim che sono rapidi e potenti 13 nella battaglia, per distruggere molti [a fil di spada] nel dominio dei 14 kittim; conquisteranno [molti paesi] e non crederanno 15 ai precetti di [Dio …]

    Note
    (11) E’ anch’essa, come la Col. I, molto danneggiata: presenta una vasta lacuna centrale che riguarda tutte le linee. Viene qui citato e commentato il testo di Ab. 1,5-6.

    (12) Lo si raccontasse: ebr. yswpr = T.M. yspr. Si tratta della parte finale di Ab. 1,5 che doveva essere citato nelle ultime linee della col. Precedente e che recita: “Ciò che (Dio) farà durante la vostra vita non lo credereste neanche se lo si raccontasse”. Versetto che il nostro commentatore interpreta come riferito a coloro i quali non hanno creduto (ed è interessante notare che viene usato lo stesso verbo, ’mn, usato nel testo biblico) e che hanno tradito il “nuovo patto” della setta. Inizia qui una lunga pericope, che si conclude alla l. 10, riguardante i “traditori”. Essi vengono nominati anche alle ll. 3 e 5; si tratta di capire se il commentatore abbia inteso in questi tre passi parlare di un unico gruppo (cfr. K. Elliger, Studien zum Habakuk-Kommentar vom Totem Meer, Tubingen 1953, 170 s.) o se piuttosto non sia riferito a tre diversi gruppi distinti cronologicamente (cfr. A. Dupont-Sommer, Le Commentaire d’Habacuc decouvert pres de la Mer Morte: RHR 137 [1950] 153; L.H. Silbermann, Unriddling the Riddle, a Study in the Structure and Language of the Habakkuk Pesher: RQ 3 [1961] 336) ovvero secondo le rispettive colpe (cfr. G. Jeremias, Der Lehrer der Gerechtigkeit, Gottingen 1963, 80 ss.; W.H. Brownlee, The Midrash Pesher of Habakkuk, Missoula 1979, 54, s.), ipotesi, quest’ultima, che appare la più probabile in quanto trova sostegno in CD 19,32-20,13 dove vengono distinti tre diversi gruppi di persone che alla fine dei tempi non saranno salvate.

    (13) L’Uomo di Menzogna (il titolo deriva probabilmente da Prov. 19,22; cfr. anche CD XX,15) pare essere il leader di una setta rivale a quella del Maestro di Giustizia. Secondo la recente “ipotesi di Groningen” (cfr. Garcia Martinez, art. cit., e Id. – A.S. van der Woude, A ‘Groningen’ Hypothesis of Qumran Origins and Early History: RQ 13 [1988] 521-541) la setta di cui era a capo l’Uomo di Menzogna sarebbe quella degli esseni da cui i qumraniani, seguaci del Maestro di Giustizia, si sarebbero scissi. Chi invece assimila esseni e qumraniani tende, seppure dubbiosamente, a identificare l’Uomo di Menzogna con un leader dei Farisei (cfr. J. Carmignac, Les textes de Qumran, Paris 1961, 95).

    (14) Questo “sacerdote” è il Maestro di Giustizia, del quale viene qui messa in evidenza la funzione di interprete della parola profetica:; cfr. sotto, VII,4-5.

    (15) Il suo popolo è il popolo di Dio, il verus Israel, quindi, nell’ottica qumranica, gli stessi componenti la setta, coloro che hanno ascoltato le parole del Maestro di Giustizia.

    (16) I “caldei” del testo biblico vengono interpretati nel pesher come “kittim”, termine biblico che indicava originariamente (cfr. Gen. 10,4) gli abitanti di Cipro. A Qumran il termine indica sia i nemici generici (cfr. 1QM), sia, ed è il caso del nostro pesher, un ben determinato popolo che all’epoca dell’autore deteneva il potere in Palestina. Attualmente vengono di solito identificati con i romani (cfr. Geza Veremes, The Dead Sea Scrolls in English, Sheffield 1987, 29).
     
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  2. Hard Rain
     
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    Col. III
    1 e avanzeranno nella pianura per distruggere e saccheggiare le città del paese. 2 Poiché questo è ciò che ha detto: (Ab. 1,6) “Per conquistare dimore altrui”. (Ab. 1,7) “E’ temibile 3 e terribile, da lui stesso proviene il suo diritto e il suo potere”. vacat 4 L’interpretazione di questo si riferisce ai kittim, per la paura e il terrore che infondono a tutti 5 /i popoli;/ sono premeditate tutte le loro macchinazioni e con astuzia e perfidia 6 si comportano con tutti i popoli. (Ab. 1,8) “La sua cavalleria è più veloce delle pantere; essi sono più feroci 7 dei lupi notturni. vacat I suoi cavalieri balzano e si lanciano da lontano. 8 Voleranno come l’aquila che scende in picchiata per divorare”. (Ab. 1,9) “Tutti loro accorrono alla violenza; il fiato 9 delle loro bocche è come il vento dell’Est” (17). vacat La sua [inter]pretazione si riferisce ai kittim, che 10 calcheranno la terra coi loro cavalli e i loro animali (18), 11 e verranno da lontano, dalle isole del mare (19), per divorare tutti i popoli, come un’aquila, 12 insaziabili. Con rabbia [si riuniranno e con ar]dente collera e furibondo 13 viso parleranno a tutti [i popoli]. Poiché questo è ciò che 14 ha detto: (Ab. 1,9) “Il fia[to delle loro bocche è come il vento dell’Est. E raccolgono come sab]bia prigionieri”. 15 [L’inter]pretazione di ciò […]

    Col. IV

    1 (Ab. 1,10a) “beffeggia [i re] e si burla dei capi”. vacat La sua interpretazione: che 2 ridicolizzano i potenti e disprezzano i nobili; re 3 e principi burlano e beffeggiano un grande popolo (20). (Ab. 1,10b) “Ed egli 4 se la ride di tutte le piazzeforti, ammucchia terra e le conquista”. 5 L’interpretazione di questo si riferisce ai capi dei kittim che disprezzano le 6 fortezze dei popoli e con alterigia ridono di esse, 7 le assediano con un grande esercito per conquistarle. E per terrore e paura 8 esse si consegneranno nelle loro mani, ed essi le distruggeranno a causa dell’empietà dei loro abitanti. 9 (Ab. 1,11) “Allora cambiò il vento e passò. Egli fece della sua forza 10 il suo Dio”. vacat L’interpretazione di questo si riferisce ai capi dei kittim, 11 che per decisione della Casa della Col[pa] passeranno l’uno 12 davanti all’altro. [I loro] capi, uno dopo l’altro, verranno 13 per devastare la terra (21). (Ab. 1,11) “Egli [fece] della sua forza il suo Dio”. 14 La sua interpretazione […] ai popoli 15 […]


    Note

    (17) Il fiato… Est: la frase è una delle cruces del testo di Abacuc; essa suona, nel pesher, così: mgmt pny hm qdym, e presenta, rispetto al T.M., la variante qdym (“il vento dell’Est”, cfr. Gen. 41,6; Os. 12,2) per qdymh (“verso Est”). Il problema principale è costituito dal termine mgmt, hapax di incerto significato. La nostra traduzione si riallaccia all’interpretazione data da Rashi al passo (cfr. L. Silbermann, Unriddling the Riddle, a Study in the Structure and Language of the Habakkuk Pesher: RQ 3 [1961] 339).

    (18) E Stauffer (ThLZ 76 [1951] 667-674) intende questi “animali” come elefanti e identifica quindi i kittim con i Seleucidi (cfr. 1 Macc. 6,30-46; 8,6; 2 Macc. 11,4; 13,2.15), più economico parrebbe intenderli come semplici bestie da soma (cfr. ad es. K. Elliger, Studiem zum Habakuk-Kommentar vom Toten Meer, Tubingen 1953, 264-265).

    (19) I kittim provengono dal mare, ciò che ne rende verosimile l’identificazione coi romani. E. Stauffer (art. cit., 667ss.) propone l’identificazione dei kittim con i Seleucidi sulla base di 1 Macc. 6,29, dove si dice che Antioco V (164-161 a.C.) arruolò mercenari “dalle isole del mare”. Risulta difficile capire, però, per quale motivo l’autore del pesher avrebbe identificato l’intero esercito con questi mercenari (cfr. J. Carmignac, Les Textes, 99).

    (20) Secondo L.H. Silbermann, Unridding the Ridde, a Study in the Structure and Language of the Habakkuk Pesher, RQ 3 (1961) 340, questo brano sarebbe “a perfect bi-cola with chiastic parallelism and could be a quotation from some as yet unknown source”.

    (21) L’autore del pesher sottolinea il continuo avvicendarsi dei capi dei kittim, ciò che si può adattare sia al susseguirsi dei magistrati romani, sia all’instabilità politica dei Seleucidi. Il fatto però che si parli di una “Casa Colpevole” che decide tali avvicendamenti fa pensare al senato romano, mentre in ambito seleucide questa espressione non trova una spiegazione soddisfacente.

    [continua]
     
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  3. Hard Rain
     
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    Col. V

    1 (Ab. 1,12b-13a) “Lo hai posto per giudicare; Roccia, lo hai stabilito affinché punisse. I tuoi occhi sono troppo puri 2 per guardare il male, non puoi contemplare l’oppressione”. vacat 3 Interpretazione della citazione: Dio non distruggerà il /suo/ popolo (22) per mano delle nazioni, 4 ma anzi, per mezzo dei suoi eletti (23) giudicherà Dio tutte le nazioni; 5 saranno dichiarati colpevoli tutti i malvagi del suo popolo per mezzo del castigo di quelli che osservarono i suoi precetti 6 nella loro afflizione. Poiché questo è ciò che ha detto: (Ab. 1,13a) “I tuoi occhi sono troppo puri per guardare 7 il male”. vacat La sua interpretazione: che i loro occhi non li hanno trascinati nella lussuria nell’epoca della 8 empietà. (Ab. 1,13b) “Perché state a guardare (24), traditori, e taci mentre distrugge 9 un empio uno più giusto di lui?” (25) vacat La sua interpretazione si riferisce alla Casa di Assalonne (26) 10 e ai membri del loro consiglio che tacquero nel rimprovero del Maestro di Giustizia 11 e non lo aiutarono contro l’Uomo di Menzogna, vacat che rifiutò 12 la legge in mezzo a tutta la loro comuni[tà]. (Ab. 1,14-16) “Tratti gli uomini come pesci del mare, 13 come rettili, per dominarli. Tutti [loro] li tira fuori [con l’a]mo, li prende nella rete 14 e li raccoglie nella [sua rete. Perciò offre sacri]fici alla sua rete; perciò gioisce 15 [e si rallegra e brucia incenso alla sua rete; poiché per essi] è pingue la sua parte 16 [e il suo pasto sostanzioso …”]

    Note

    (22) Il popolo di Dio pare qui essere l’intero giudaismo dell’epoca dell’autore, cui vengono contrapposti gli “eletti”, cioè la setta di Qumran, che, su delega divina, eseguirà il giudizia sia contro i non ebrei (“le nazioni”), sia contro gli “empi” del suo popolo, cioè contro quegli ebrei che non hanno seguito gli insegnamenti del Maestro di Giustizia; pare che qui si alluda alla guerra escatologica (cfr. 1QM 1,2).

    (23) I suoi eletti: l’ortografia qumranica non consente, in questo caso, una scelta sicura tra la forma singolare e quella plurale, che viene qui preferita sulla base di IX,13 dove i componenti la setta vengono definiti, senza possibilità di dubbio, “gli eletti di Dio”. Per le ragioni più sopra esposte, non ci pare da condividere la tesi del Carmignac (Les Textes, 101) secondo cui l’espressione equivarrebbe a “il suo popolo” della l.4.

    (24) State a guardare: il pesher trasforma l’appello a Dio (“perché stai a guardare?”) del T.M. in un’accusa contro i traditori della “Casa di Assalonne” che non sono intervenuti in difesa del Maestro di Giustizia (cfr. sotto, ll, 9-12). Parrebbe di trovarsi di fronte a un commento interno al testo stesso operato per mezzo dell’inserzione di una variante.

    (25) L’empio che, nel testo di Abacuc, ha la meglio sul giusto è, nell’interpretazione del pesher, l’Uomo di Menzogna (cfr. II,2-3 e commento). Egli, col tacito e colpevole assenso della “Casa d’Assalonne”, attaccò il Maestro di Giustizia rifiutando la sua interpretazione della legge.

    Edited by Hard Rain - 19/4/2007, 13:06
     
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  4. Hard Rain
     
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    N.B.: Inserisco qui la nota (26) alla Col. V perchè mi crea problemi il forum se la appendo in coda al prec. messaggio (non so per quale motivo):

    (26) Casa d’Assalonne: data l’abbondanza, nel nostro testo, di riferimenti criptici, ci pare da escludere l’identificazione di questo Assalonne col figlio di Giovanni Ircano di cui parla Flavio Giuseppe (cfr. Bell. 1,4; Ant. 13,12; 14,4). Il riferimento sarà piuttosto al figlio ribelle di Davide (cfr. 2 Sam. 15,1-12) e servirà a sottolineare l’infedeltà di un partito avverso alla setta. Secondo F. Garcia Martinez (art. cit., 125) è registrato in questo passo il momento dello scisma tra gli esseni (la “Casa d’Assalonne”) e quella che sarà la setta di Qumran, il gruppo, cioè, di coloro che restarono fedeli al Maestro di Giustizia.


    Col. VI

    1 dei kittim, e ammassarono la loro fortuna con tutti i loro saccheggi 2 come i pesci del mare. E quando dice: (Ab. 1,16a) “Perciò offre sacrifici alla sua rete 3 e brucia incenso alla sua rete%
     
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  5. Hard Rain
     
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    Scusate la pubblicazione a stralci... Forse anche la rete ha dei problemi, adesso sto utilizzando il pc del lavoro. Presto arriva un nuovo pc a casa mia, ho deciso di rottamare il vecchio e acquistarne uno nuovo.

    Abramo, appena riesco ti invio il pesher completo in formato .doc

    Nell'altro post avevo segnalato il sito:

    http://www.ao.net/~fmoeller/habdir.htm

    nel quale potete trovare le fotocopie del manoscritto originale in ebraico e una traduzione in inglese del pesher fatta da Fred Miller, un appassionato e non uno studioso di settore. Vale comunque la pena di dare un'occhiata soprattutto per la presenza delle fotocopie del documento.

    Shalom

    Edited by Hard Rain - 20/4/2007, 10:46
     
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4 replies since 17/4/2007, 07:26   1549 views
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