insegnare ai goym

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    אריאל פינטור

    Group
    Member
    Posts
    7,755
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    Raziel che il Cristianesimo sia una continuazione dell'Ebraismo, è quanrto erroneamente dicono i Cristiani.
    La disputa iniziò con Paolo e Giacomo. L'uno voleva esportare ed esportò la religione ai Gentili, l'altro voleva continuare a frequentare il tempio e a praticare la circoncisione e la liturgia ebraica.
    la linea di paolo prevalse ma fu necessario trasformare il tutto e ciò che ne venne fuori non ha niente di ebraico: divinizzazione di un essere umano, considerazione di questi come messia d'Israel, non osservanza dello shabbat, delle feste, dell'halachà a partire dalla circoncisione. Tutte cose necessarie e indispensabili per essere accettate dal mondo filosofico greco-romano, ma non più ebraismo, ma altra religione e totalmente nuova.
    L'ebraismo era ed è pieno di movimenti e gruppi. allora come oggi, ma per quanto con tradizioni e usi diversi tra di loro, nessuno di essi mette in dubbio La Torah, l'halachà e l'Unità e Unicità indefinibilità di D-O.
    Il Cristianesimo ha caratteristiche sue proprie che non hanno nulla di Ebraico. Per questa ragione è considerato dagli Ebrei culto straniero e idolatrico: la Torah sarebbe superata (anche un Ebreo ateo sa che la Torah è immutabile in quanto HaShem afferma "Non aggiungerete e non toglierete nulla a queste parole" (Parashà Vaetchannan); lo Shabbat sarebbe superato; D-O non è Uno solo ma sono tre persone. ecc.
    Che cosa vi è di più antiebraico di queste tre condizioni?

    Edited by Negev - 12/8/2011, 19:40
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    עם ישראל חי

    Group
    Administrator
    Posts
    3,153
    Location
    Israel

    Status
    Offline
    Grazie a Negev per l'ulteriore chiarimento.
    L'Ebraismo fatto di molte regole, ma soprattutto di leggi morali presenta le caratteristiche, oltre che di un antico insegnamento, di una legislazione nazionale in un'epoca ove religione e costituzione erano un tutt'uno. La sua storia è la storia di un popolo. Un popolo fatto di uomini valorosi, pur rimanendo umani e peccatori. Abramo, Moshè, David, Salomone furono dei peccatori ed i loro errori sono chiaramente narrati e conosciuti da ogni ebreo. Nessun ebreo ha mai venerato personaggi biblici perché come spiegato l'importante è l'insegnamento e non la persona; l'Ebraismo esalta l'insegnamento, la cura dello spirito interiore e non le persone e le cose.
    Per il cristiano Gesù Cristo non ha macchia di peccato e diviene dunque una divinità da adorare.
    Lo stesso riconoscimento del messia altro non è che il riconoscimento di un personaggio specifico, l'esaltazione di esso ed il cristianesimo si fonda proprio su ciò. Mentre per l'Ebraismo il messia è semplicemente un ruolo assolto da un umano, per il cristianesimo è un personaggio specifico esaltato al rango di divinità. Per il cristianesimo il messia è Gesù Cristo e non può essere altri perché esso lo adora ed esalta e la negazione comporterebbe per i suoi eretici il fuoco eterno. A parte poi il fatto che il concetto di Messia è completamente diverso nell'Ebraismo.
    In varie discussioni private che ho avuto con cristiani evangelici mi si parlava della possibilità che un ebreo possa riconoscere in Gesù Cristo il messia pur rimanendo ebreo e continuando a professare la religione della Toràh. Tale riconoscimento, a detta di certi cristiani ,comporterebbe inoltre nell'ebreo, un rinnovamento, una nuova felicità. Il D-o Uno, Unico ed indefinibile acquista le sembianze di un personaggio storico esaltato alla stessa sostanza dell'Invisibile D-o.
    Caro Raziel, la differenza è sostanziale, il cristianesimo non è affatto la continuazione dell'Ebraismo, questo è ciò che il Cristianesimo ha fatto sempre credere ai suoi fedeli.
    Non dimentichiamo che il Cristianesimo dice di basarsi su un rifiuto dell'Ebraismo, il rifiuto del figlio di D-o, il rifiuto dell'uomo-dio, che nella realtà è stato sempre il rifiuto dell'idolo.

    Shabbat Shalom
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    אריאל פינטור

    Group
    Member
    Posts
    7,755
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    Aggiungerei che storicamente, se pur si poteva intravvedere una matrice ebraica, il Cristianesimo post paolino e, soprattutto, post Costantino, ha operato una seria azione di de-ebraicizzazione del sistema, a partire dalla figura di Gesù che diventa un contestatore del Tempio e dei suoi rappresentanti, un contestartore dell'Halachà (lo Shabbat è fatto per l'uomo e non l' uomo per lo Shabbat, capovolgendo completamente il senso che questa affermazione aveva all'orecchio ebraico); il concetto di "Figlio dell'Uomo" che per i Cristiani vuol dire chissà che cosa mentre in Ebraico, sia antico che moderno vuol dire semplivcemente "un uomo", "un tizio", "un tale".
    Insomma, se pur vi era un'origine ebraica, il Cristianesimo, per assurgere al rango di religione autonoma, independente e nuova, doveva spogliarsi di ogni legame con l'Ebraismo, in quanto questo era troppo ingombrante e scomodo, poiché non si può chiamare in causa la tradizione ebraica e dire contemporaneamente che lo Shabbat non è importante, che la Torah è superata e che D-O è Uno ma trino.
    Il sistema e braico, la sua tradizione, la mentalità, l'approccio alla Torah e il rapporto dell'Ebreo con D-O sono qualcosa di unico e immodificabile. Si tratta di concetti la cui solidità ha fatto la prova di millenni e aìha superato tutti i tentativi di annientamento, mentre le altre religioni antiche sono scomparse e quelle superstiti, come il Cristianesimo, se da un lato contano miliardi di aderenti, (per l'ebraismo non è possibile in quanto è proibito il proselitismo e per diventare Ebrei occorre una dura e lunga prova di conversione), dall'all'altro sono frammentati in miriadi di movimenti e sette, molto diverse e distanti tra di loro: cattolici, ortodossi di vario rito, protestanti, evangelici, anglicani, presbiteriani, battisti, anabattisti, pentecostali, metodisti, mormoni, quaccheri, luterani, calvinisti, testimoni di G. valdesi, chiesa etiope, cristiani di rito copto, maroniti e chi più ne ha più metta...
    Che vuol dire questo?
    Vuol dire che nessuno riesce a dare risposte convincenti ai fedeli e che nel cordso della storia ognuno ha cercato un nuovo sistema e una nuova teologia che mettesse la toppa laddove le altre avevano una falla.
    Tra gli ebrei esistono moltissimi movimenti e gruppi, non dico tanti per quanti rabbini ci sono, ma quasi: Breslav, Haridim, Hassidim di vario genere, Chabad, dati leumi, Masorti. Ognuno con i propri Min'hag (tradizioni), con i propri usi di abbigliamento, con vari livelli di osservanza e di rigore. Liturgie diverse tra askenaziti, sefarditi, ebrei Italiani....
    tutti studiano la Torah e il Talmud, con dicussioni infinite e fior fiore di interpretazioni, ma NESSUNO, dico NESSUNO, metterà mai in discussione l'Halachà e i principi cardini dell'Ebraismo.
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Soldier

    Group
    Member
    Posts
    7,802

    Status
    Anonymous
    Quindi se un domani venisse riconosciuto il Messia ebraico (da chi tra l'altro, non esistendo più il sinedrio? Caifa diceva a Gesù: non pensi che se fosse nato il Messia non sarei io il primo a riconoscerlo, o qualcosa del genere), questo come verrebbe considerato nell'ambito della Torah, del Talmud ecc.? Un uomo comune che si fa portatore del messaggio divino tipo Mosè?
     
    .
  5. Il Leone di Giuda
     
    .

    User deleted


    per negev e abramo
    dite molte cose giuste, cioè rilevate molte degli errori che oggi vengono sostenuti da grandi denominazioni cristiani mondiali
    ma una cosa bisogna dirla, i primi cristiani che le scritture greche identificano come ebrei continuavano non solo a seguire la torah ma a circoncidere i loro figli e a frequentare il tempio, una lettura attenta del libro degli atti vi confermera sorprendentemente quello che ho appena detto, addirittura i goym che si avvicniavano alla conoscenza di yeshua andavano e frequentavano il tempio per apprendere le leggi ebraiche, il passo che viene spesso citato in cui si dice che i gentili avrebbero dovuto seguire poche regole era per risolvere il problema della circonsicisione che sappiamo una pratica pertamente ebraica prescritta nella torah
    lo stesso apostolo giacomo fa chiaramente capire che i cristiani dovevano andare in sinagoga per apprendere le scritture ebraiche e rispettare anche lo shabbath
    una lettura onesta e attenta delle scritture greche riprendendo molti dei lemmi che sono spesso nella storia usati in modo contraFFATTO PER far sembrare vero quello che non è, dimostrno chiaramente che non c'era adorazione verso la figura di yeshua ma che egli era conasiderato unicamente quale messia d'israele , il culto gesuano è una cosa molto antecedenete, post costantino, questo mperqatore che ha fatto più danno che bene alla storia del cristianesimo
    considerando un altra cosa che nelle scritture ebraiche in moltissimi casi sentiamo che uomni grandi agli occhi di D-o venivano chiamati proprio figli di D-o, proprio come è successo per Gesù.
    e qui finisco perchè questa materia non è di competenza di questo forum
    e continuo a sostenere in questi tempi difficili, forse gli ultimi tempi, i goym si avvicnano all'ebraismo non perchè spinti dal desiderio di spiegare il cristianesimo con l'ebraismo, ma intimamente credo che l'Unico HaShem sti attirando tutti gli uomini verso israele che è la luce delle nazioni
    IMHO
     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    עם ישראל חי

    Group
    Administrator
    Posts
    3,153
    Location
    Israel

    Status
    Offline
    CITAZIONE (_Raziel_ @ 12/8/2011, 20:51) 
    Quindi se un domani venisse riconosciuto il Messia ebraico (da chi tra l'altro, non esistendo più il sinedrio? Caifa diceva a Gesù: non pensi che se fosse nato il Messia non sarei io il primo a riconoscerlo, o qualcosa del genere), questo come verrebbe considerato nell'ambito della Torah, del Talmud ecc.? Un uomo comune che si fa portatore del messaggio divino tipo Mosè?

    Il Messia non porterà alcun nuovo messaggio, anch'egli come tutti i profeti ed i re di Israel e di Giuda sarà completamente sottomesso alla Toràh.
    Il Messia è un ruolo assunto da un re, quando questo muore viene assunto dal suo successore, non è una persona specifica ed unica cui bisognerebbe riconoscere e sottomettersi. Mi spiego meglio. Questo mondo nelle sue varie ere era gestito da un unico re che regnava in tutto il pianeta. Nell'era post-diluviana questo ruolo passò da Noè a Sem, chiamato Malchizedek (re supremo di giustizia); da Sem ad Abramo e da allora si aspetta il prossimo per la prossima era. Il Messia non ha bisogno che qualcuno lo riconosca, quando verrà imporrà il suo potere legislativo e militare prendendo pian piano il potere mondiale. Prima i continenti e poi le isole, più difficili da controllare. Il risultato sarà un re unico, un unico potere politico, un unico pontefice fra l'uomo e D-o e la fine delle guerre e delle ingiustizie. Chiaramente stiamo parlando di un'epoca futura di cui nessuno sa nulla di come sarà, avrà luogo la resurrezione dei morti e la ricostruzione del tempio divino che sarà chiamato casa di preghiera per tutti i popoli. Nessuno sa chi assumerà il ruolo del Messia. Oggi non ha senso definire un dato uomo come futuro messia, come purtroppo è stato fatto anche in ambito ebraico, ma questo in ambito ebraico è successo perché in ebraico "mashiach" è un nome generico che indica anche un semplice e piccolo liberatore nazionale.

    Ma il futuro Mashiach, cui fanno riferimento i cristiani, non ha un nome, non è un personaggio specifico, né umano, né divino. Se noi, in quest'era, diamo un nome a questo personaggio non avrebbe alcun senso perché il mashiach è un ruolo di un'era diversa dalla nostra e di cui noi non sappiamo nulla. Riconoscere un personaggio, come nel caso del Cristianesimo: Gesù Cristo, si cade nell'idolatria perché si riconosce un personaggio da venerare accanto al D-o Unico di Israel.

    Il Cristianesimo quando parla di messia parla di un sacrificio umano, che non ha nulla a che vedere con la Bibbia ebraica. Non sta scritto infatti da nessuna parte che il messia sarebbe dovuto morire per i peccati del mondo, che D-o si sarebbe fatto uomo etc. Se un qualunque ebreo ponesse fede ad un personaggio specifico considerandolo il futuro messia, starebbe credendo in un nulla, in qualcosa di inesistente e pertanto cadrebbe anche nell'idolatria perché un personaggio con sembianze umane prenderebbe il posto del D-o invisibile.

    Shalom
     
    .
  7. Shazarahel
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Abramo @ 12/8/2011, 17:21) 
    Un popolo fatto di uomini valorosi, pur rimanendo umani e peccatori. Abramo, Moshè, David, Salomone furono dei peccatori ed i loro errori sono chiaramente narrati e conosciuti da ogni ebreo.

    Su questo sono perfettamente d'accordo con te, e mi fa immenso piacere vedere che qualcuno abbia ancora il coraggio di vedere che i nostri Padri e Maestri furono grandi uomini, ma pur sempre uomini con i loro limiti umani.

    CITAZIONE
    Nessun ebreo ha mai venerato personaggi biblici perché come spiegato l'importante è l'insegnamento e non la persona; l'Ebraismo esalta l'insegnamento, la cura dello spirito interiore e non le persone e le cose.
    Per il cristiano Gesù Cristo non ha macchia di peccato e diviene dunque una divinità da adorare.

    Magari fosse come dici Avraham!!! purtroppo io non faccio che sentire ebrei religiosi e molti rabbini che considerano i personaggi biblici come degli esseri superiori, impeccabili, che non hanno macchia di peccato... continuano a trovare mille scuse a volte davvero fantascientifiche e fantasmagoriche per contraddire i fatti chiari ed evidenti del Tanak sulla scia di molti midrashim che forzano il testo pur di salvare la bella immagine mitica che si é creato del personaggio. Un esempio??? cosa non si dice per giustificare il peccato dei fratelli di Yossef??? oppure per coprire il peccato di David????

    CITAZIONE
    Lo stesso riconoscimento del messia altro non è che il riconoscimento di un personaggio specifico, l'esaltazione di esso ed il cristianesimo si fonda proprio su ciò. Mentre per l'Ebraismo il messia è semplicemente un ruolo assolto da un umano, per il cristianesimo è un personaggio specifico esaltato al rango di divinità.

    Purtroppo in tante frange dell'ebraismo l'esaltazione della personalità dei tzadikim é qualcosa di molto molto vicino alla visione cattolica dei santi... anche nell'ebraismo ci sono tante tendenze (che io non editerei a definirei quasi idolatriche), credo che questo bisogno di venerare un essere umano sia un'esigenza umana, di chi fatica a fare i conti con un D' invisibile e "intoccabile"...

    shalom
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    עם ישראל חי

    Group
    Administrator
    Posts
    3,153
    Location
    Israel

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Shazarahel @ 13/8/2011, 20:43) 
    Magari fosse come dici Avraham!!! purtroppo io non faccio che sentire ebrei religiosi e molti rabbini che considerano i personaggi biblici come degli esseri superiori, impeccabili, che non hanno macchia di peccato...

    Purtroppo questo a me non risulta. A me sembra che tu stia fraintendendo il modo in cui i rabbini considerano le Sacre Scritture ed i personaggi biblici. I personaggi biblici vengono presi spesso come esempi da seguire e certi loro errori vengono sminuiti per esaltare i personaggi protagonisti dei fatti narrati nelle Sacre Scritture. Ciò spesso avviene perché il lettore tende ad ignorare alcune cose che sono determinanti per la comprensione del racconto. La fede nel D-o Unico controllore di tutti gli eventi ha portato i suoi fedele a vedere nei personaggi biblici, anche quando questi sbagliano, che essi agirono in buona fede e non (come tu dici) che essi non abbiano macchia di peccato. Sono due cose molto diverse.

    CITAZIONE
    continuano a trovare mille scuse a volte davvero fantascientifiche e fantasmagoriche per contraddire i fatti chiari ed evidenti del Tanak sulla scia di molti midrashim che forzano il testo pur di salvare la bella immagine mitica che si é creato del personaggio. Un esempio??? cosa non si dice per giustificare il peccato dei fratelli di Yossef??? oppure per coprire il peccato di David????

    Per i fratelli di Yosef, egli stesso dice che essi agirono per volontà divina. Il peccato di David? L'atto del divorzio veniva dato da ogni guerriero alla propria moglie quando andava in battaglia, è un fatto halachicho che ha bisogno di essere preso in considerazione per comprendere l'errore del grande David entro i suoi limiti, chiaro che egli venne punito per il suo errore come ben descritto.

    CITAZIONE
    Purtroppo in tante frange dell'ebraismo l'esaltazione della personalità dei tzadikim é qualcosa di molto molto vicino alla visione cattolica dei santi... anche nell'ebraismo ci sono tante tendenze (che io non editerei a definirei quasi idolatriche), credo che questo bisogno di venerare un essere umano sia un'esigenza umana, di chi fatica a fare i conti con un D' invisibile e "intoccabile"...

    Nessuno adora ne Moshé ne David, né nessun altro zaddik, da quanto mi risulta. I zaddikim nell'Ebraismo sbagliano e a volte commettono anche grandi errori, ma rimangono sempre tali: zaddikim. Credo che l'esempio coi santi cattolici sia davvero fuori luogo.
    In ogni modo noi qui parliamo di differenze religiose fra ebraismo e cristianesimo, non di tendenze minoritarie. Ciò per mettere in risalto quanto sia difficile insegnare la Toràh ai goim, figuriamoci ancor più se gli ebrei non comprendono bene le cose ebraiche...

    shalom

     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Soldier

    Group
    Member
    Posts
    7,802

    Status
    Anonymous
    La tua conoscenza veterotestamentaria è veramente vasta abramo... mi domando se tutte le classi sociali israeliane, anche quelle più basse e meno dotte, posseggano questo bagaglio di conoscenze, in altre parole se la scuola riesca a formare i giovani in maniera completa indipendentemente poi dalle attitudini e dalle possibilità dei singoli...
     
    .
  10. Il Leone di Giuda
     
    .

    User deleted


    io insisto sul fatto che gesù non ha mai detto che lui è D-+o e non ha mai detto di essere D-o incarnato, i cristiani che accettano questo dogma lo fanno senza conoscere le scritture e senza operare nessuna ricerca dei testi antichi, quindi , per favore e lo chiedo per favore non generalizziamo, non siamo tutti uguali e nn facciamo di tutta unerba un fascio
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    עם ישראל חי

    Group
    Administrator
    Posts
    3,153
    Location
    Israel

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Il Leone di Giuda @ 13/8/2011, 22:34) 
    io insisto sul fatto che gesù non ha mai detto che lui è D-+o e non ha mai detto di essere D-o incarnato, i cristiani che accettano questo dogma lo fanno senza conoscere le scritture e senza operare nessuna ricerca dei testi antichi, quindi , per favore e lo chiedo per favore non generalizziamo, non siamo tutti uguali e nn facciamo di tutta unerba un fascio

    Ma qui il punto non è se l'abbia detto o no, conosciamo bene ciò che insegnano i vangeli...mi pare che in più di un punto è scritto: "nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo"...

    insomma chi era Gesù Cristo? Un semplice maestro? Ciò potrebbe essere condiviso, entro certi limiti però.

    Chi era? Il messia? Questo non è condivisibile, non ha fatto nulla per cui potrebbe essere riconosciuto come tale.

    Chi era? Il Figlio di D-o? Unigenito?

    Si è sacrificato? Ovvero ha dato la sua vita? Si è suicidato oppure è stato condannato e da chi? Molti cristiani risponderanno che è tutte queste cose con risposte molto confuse.

    Tu, per te chi è Gesù Cristo?

    Shalom
     
    .
  12.  
    .
    Avatar

    אריאל פינטור

    Group
    Member
    Posts
    7,755
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Purtroppo in tante frange dell'ebraismo l'esaltazione della personalità dei tzadikim é qualcosa di molto molto vicino alla visione cattolica dei santi.

    Il paragone può essere condivisibile se si limita a considerare i santi come dei grandi e pii uomini, devoti e giusti.
    In questo caso la considerazione che si ha di un santo è sovrapponibile a quella di uno tzaddik.
    l'aberrazione cristiana sta nell'inginocchiarsi davanti alla statua del santo e nel pregarlo chiedendogli la grazia, cosa che nessun Ebreo farebbe mai.
    Il Cristiano ha tendenza a sostituire completamente D-O con il santo, conferendogli parti importanza ed è vano il ripetere della Chiesa che i santi si venerano e non si adorano. Non serve a nulla. Il fedele medio contiinua a prostrarsi alla statua e a pregare il santo. La sottigliezza tra venerare e adorare è molto fine e molto teorica.
    per quanto un ebreo possa esaltre la figura di un rabbino o di uno tzaddik, rimane sempre una esaltazione delle qualità umane di questo, non certamente di prterogative soprannaturali.
    Si parla dei maestri come esempi di saggezza e di giustizia, non come di figure divine o sostitutive di D-O.
    Assolutamente non ritengo che sia la stessa cosa.

    CITAZIONE
    non siamo tutti uguali e nn facciamo di tutta unerba un fascio

    Infatti, non si per nulla di tutt'erba un fascio. Ma quelli che ragionano come te, sono davvero una sparuta minoranza. Non puoi negare che per il 99,9% dei cristiani, o meglio, dei Cattolici, ritenga che Gesù sia D-O, figlio di D-O e Messia. Quanto meno se parliamo di Cristiani e in particolare di Cattolici. Se non accettano questi dogmi, sono altro non Cristiani.
     
    .
  13. Shazarahel
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Magari fosse come dici Avraham!!! purtroppo io non faccio che sentire ebrei religiosi e molti rabbini che considerano i personaggi biblici come degli esseri superiori, impeccabili, che non hanno macchia di peccato...

    CITAZIONE
    Purtroppo questo a me non risulta. A me sembra che tu stia fraintendendo il modo in cui i rabbini considerano le Sacre Scritture ed i personaggi biblici. I personaggi biblici vengono presi spesso come esempi da seguire e certi loro errori vengono sminuiti per esaltare i personaggi protagonisti dei fatti narrati nelle Sacre Scritture. Ciò spesso avviene perché il lettore tende ad ignorare alcune cose che sono determinanti per la comprensione del racconto. La fede nel D-o Unico controllore di tutti gli eventi ha portato i suoi fedele a vedere nei personaggi biblici, anche quando questi sbagliano, che essi agirono in buona fede e non (come tu dici) che essi non abbiano macchia di peccato. Sono due cose molto diverse.

    No Abramo, non é per tutti come affermi. Si dice che queste anime sono di olam atzilut e non hanno yetzer hara e pertando immuni dal peccato (l'ho sentito innumerevoli volte!), anzi in diverse discussioni quando ho provato a contestare il fatto che avessero anch'essi peccato - come é scritto nero su bianco - ho ricevuto risposte assurde per giustificare l'immagine mitica che di essi si fanno, e preferisco non aggiungere altro perché potrei raccontare molti episodi vissuti personalmente.


    CITAZIONE (Shazarahel @ 13/8/2011, 20:43) 
    continuano a trovare mille scuse a volte davvero fantascientifiche e fantasmagoriche per contraddire i fatti chiari ed evidenti del Tanak sulla scia di molti midrashim che forzano il testo pur di salvare la bella immagine mitica che si é creato del personaggio. Un esempio??? cosa non si dice per giustificare il peccato dei fratelli di Yossef??? oppure per coprire il peccato di David????

    CITAZIONE
    Per i fratelli di Yosef, egli stesso dice che essi agirono per volontà divina. Il peccato di David? L'atto del divorzio veniva dato da ogni guerriero alla propria moglie quando andava in battaglia, è un fatto halachicho che ha bisogno di essere preso in considerazione per comprendere l'errore del grande David entro i suoi limiti, chiaro che egli venne punito per il suo errore come ben descritto.

    ciò non toglie che essi non abbiamo commesso un'azione indegna... per David lo stesso, inventano un sacco di storie per dire che "doveva" uccidere quell'uomo e che uccidendolo avrebbe commesso un atto di giustizia, ecc...

    Io credo esattamente il contrario di quanto si vuole dimostrare: questi personaggi sono GRANDI non in quanto perfetti e immuni dalle tendenze del yetzer hara, ma proprio perché furono tzadikim pur essendo uomini come tutti noi, con pregi e difetti: credo che questo sia l'insegnamento più bello della Torah! Un uomo é grande perché sa riconoscere il proprio errore e ripararlo, trasformando i peccati in meriti. Sono modelli proprio perché tanto "umani" ed "imitabili". Volerli trasformare ad ogni costo in esseri celesti irraggiungibili é un atteggiamento comune non solo ad ogni religione ma ad ogni ideologia umana.

    CITAZIONE (Shazarahel @ 13/8/2011, 20:43) 
    Purtroppo in tante frange dell'ebraismo l'esaltazione della personalità dei tzadikim é qualcosa di molto molto vicino alla visione cattolica dei santi... anche nell'ebraismo ci sono tante tendenze (che io non editerei a definirei quasi idolatriche), credo che questo bisogno di venerare un essere umano sia un'esigenza umana, di chi fatica a fare i conti con un D' invisibile e "intoccabile"...

    CITAZIONE
    Nessuno adora ne Moshé ne David, né nessun altro zaddik, da quanto mi risulta. I zaddikim nell'Ebraismo sbagliano e a volte commettono anche grandi errori, ma rimangono sempre tali: zaddikim. Credo che l'esempio coi santi cattolici sia davvero fuori luogo.
    In ogni modo noi qui parliamo di differenze religiose fra ebraismo e cristianesimo, non di tendenze minoritarie. Ciò per mettere in risalto quanto sia difficile insegnare la Toràh ai goim, figuriamoci ancor più se gli ebrei non comprendono bene le cose ebraiche...

    mi riferivo al culto agli tzadikim, ai rabbini, ecc... mi pare che un po' ovunque qui in Israele ci sia chi va alle tombe dei tzadikim (dove spesso si vedono scene di vero fanatismo!), li prega per una loro intercessione, hanno le foto appese in casa e messe ovunque, ecc (a seconda della necessità c'é una segula particolare e uno tzadik particolare al quale chiederla; e in effetti, altri rabbini invece si oppongono a queste forme di devozione popolare, proprio in quanto molto problematiche dal punto di vista dell'Halakah.). A me pare una tendenza popolare molto diffusa nell'ebraismo, senza parlare poi del culto del Rebbe nei movimenti hassidici o ultra-haredim, nei quali la guida spirituale viene venerata ciecamente!!! una volta me ne scandalizzavo, ma oggi invece ho capito che é la natura umana che cerca sempre qualcosa di concreto da vedere e toccare per avere rapporti con divino e questo ovunque, e noi ebrei siamo umani e come tutti gli altri abbiamo stessi limiti e difetti. Indubbiamente nel cristianesimo l'idolatria é sistematica mentre l'ebraismo é l'adorazione dell'Assoluto trascendente ed inafferrabile, ma solo chi fa un cammino di lavoro su se stesso riesce ad accostarsi al divino senza mediazioni.




    shalom

    Edited by Shazarahel - 14/8/2011, 08:26
     
    .
  14. Shazarahel
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Negev @ 14/8/2011, 01:24) 
    CITAZIONE
    Purtroppo in tante frange dell'ebraismo l'esaltazione della personalità dei tzadikim é qualcosa di molto molto vicino alla visione cattolica dei santi.

    Il paragone può essere condivisibile se si limita a considerare i santi come dei grandi e pii uomini, devoti e giusti.
    In questo caso la considerazione che si ha di un santo è sovrapponibile a quella di uno tzaddik.
    l'aberrazione cristiana sta nell'inginocchiarsi davanti alla statua del santo e nel pregarlo chiedendogli la grazia, cosa che nessun Ebreo farebbe mai.
    Il Cristiano ha tendenza a sostituire completamente D-O con il santo, conferendogli parti importanza ed è vano il ripetere della Chiesa che i santi si venerano e non si adorano. Non serve a nulla. Il fedele medio contiinua a prostrarsi alla statua e a pregare il santo. La sottigliezza tra venerare e adorare è molto fine e molto teorica.
    per quanto un ebreo possa esaltre la figura di un rabbino o di uno tzaddik, rimane sempre una esaltazione delle qualità umane di questo, non certamente di prterogative soprannaturali.
    Si parla dei maestri come esempi di saggezza e di giustizia, non come di figure divine o sostitutive di D-O.
    Assolutamente non ritengo che sia la stessa cosa.

    in effetti non ho mai detto che si tratti della "stessa cosa"! se leggi attentamente ho scritto che si tratta di qualcosa di "vicino". Sono perfettamente d'accordo con quanto dici, ma mi riferivo alla radice del problema che nasce da una tendenza umana comune a tutti: quella di non riuscire a rapportarsi a qualcosa di inafferrabile come il D' trascendente della Torah.

    buona giornata
     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    עם ישראל חי

    Group
    Administrator
    Posts
    3,153
    Location
    Israel

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Shazarahel @ 14/8/2011, 07:32) 
    altri rabbini invece si oppongono a queste forme di devozione popolare, proprio in quanto molto problematiche dal punto di vista dell'Halakah.).

    Forme di devozione popolare minoritarie, ma non credo ci siano rabbini a capo di queste cose appunto perché, come dici, c'è un problema di halachàh ed i rabbini insegnano ad agire secondo l'halachàh.

    CITAZIONE
    A me pare una tendenza popolare molto diffusa nell'ebraismo, senza parlare poi del culto del Rebbe nei movimenti hassidici o ultra-haredim, nei quali la guida spirituale viene venerata ciecamente!!!

    Che al maestro spirituale vengano resi molti onori, questo è un comandamento della Toràh.
    Mi meraviglia molto ciò che dici, io vivo fra persone che studiano e questi fenomeni sono abbastanza rari.

    Comunque sia qui non stiamo parlano di tendenze popolari idolatriche, quelle sappiamo che ci sono, non dimentichiamo che sono esistite da sempre, ne parla la Bibbia ed il popolo di Israel ha sempre lottato contro di esse.

    Il cristianesimo ha un suo testo da dove attinge le sue fedi. Per tutti i gruppi vale il Nuovo Testamento, dove è scritto chiaramente che Gesù Cristo è"l'unico mediatore fra D-o e gli uomini", che "nessuno viene al Padre se non attraverso me". Si parla di Padre Figlio e Spirito Santo etc. Questo è il discorso che stiamo portando qui. Credere che il Mashiach sia una persona specifica che sia già venuta, non essendo questi presente in forma umana, porta a credere ad una sua presenza spirituale, invisibile come il NT ben conferma: "siede alla destra del Padre", facendo di esso un altra divinità.

    Shalom

     
    .
38 replies since 9/8/2011, 15:59   1311 views
  Share  
.