Nazireo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Cochav YaM
     
    .

    User deleted


    QUOTE (Yitro ha Kushi @ 7/1/2009, 12:44)
    A partire da una certa epoca probabilmente 30 giorni fu considerata durata standard; ma di tale durata non si ha traccia nella Torah, e ne parlano per primi Josephus e il Talmud. In ragione di questa standardizzazione, si poteva parlare di 3 volte per indicare una durata di 90 giorni, come tu dici. Ma ciò non significa affatto che ogni durata di voto superiore si dovesse esprimere con multipli di 30, e infatti hai il caso di Ileni che era nezirah per 7 anni.

    L'applicazione delle norme della Torah scritta è stata sempre per mezzo della Torah orale ed è questa che ne definisce i particolari.
    QUOTE
    A meno che l'italiano non sia cambiato nelle ultime ore, non mi sembra di aver detto che il nezir olam si annulla, ma proprio il contrario.

    Amico moderati, non mi piace il tuo tono.

    QUOTE
    Anzitutto non so con "lì" a cosa ti riferisci. Se come credo ti riferisci al caso di Giuseppe, peccato che ti smentiscano i tuoi padri,

    I miei padri non smentiscono nulla, sono loro i veri maestri che insegnano (ancora una volta non mi piace il tuo tono). Se tu fossi ebreo non avresti fatto quest'osservazione, ci vuole la capacità di rapportarsi con diverse interpretazioni e ancor più prima capire il perché in un caso si interpreta in un modo e nell'altro diversamente.
    QUOTE
    perchè nel Midrash è chiaramente scritto che egli era nazir in senso letterale. Mi ci vorrà un pò per ricordarmi la fonte, ma sono sicuro che Abramo sa di cosa parlo.

    A me non ci vuole niente per ricordarmi la fonte, non è solo Abramo a sapere di cosa parli, (intendo che per una cosa così semplice non è necessario interpellare Abramo)prima del Midrash l'abbiamo nel Talmud Shabbath 139a e poi in Bereshit Rabbah 93,4.
    Vediamo quanto sei bravo. Dal verso di Gen 47:12 si può dedurre che Yosef era Nazir?

    QUOTE
    E comunque io non intendevo che questi sono riferimenti perentori al nazireato, ma certamente l'utilizzo della medesima radice significa qualcosa in tutti questi casi. Tra l'altro, nzr non vuol dire neppure soltanto separasi come tu affermi,

    Non ho detto che significa solo "separarsi", aggiungiamo anche "incoronamento" da nezer. Maccchèèèèè, la tua sembra una gara a chi ne sa di più, ragazzo la mia precisazione era di carattere linguistico, non voleva certo escludere le altre interpretazioni.

    QUOTE
    E da cosa deduci che bevesse vino?

    Ma come sarebbe da cosa lo deduco? Gesù avrebbe detto una benedizione senza bere il vino?

     
    .
  2. Yitro ha Kushi
     
    .

    User deleted


    La dinamica del ragionamento è alquanto bizzarra, e fa capire bene i tuoi modi:

    fase 1 - tu hai detto che in Gen 49 o in altri casi da me riportati "è un uso diverso del termine nazir che significa anche "separarsi" non è al nazir che si allude". Dunque sei stato perentorio, mi pare, in merito al fatto che io avrei detto una cosa che non c'entra nulla, e cioè ho frainteso (si capisce, non essendo ebreo!) alcune apparizioni della radice nzr...

    fase 2 - io ho chiarito che "non intendevo che questi sono riferimenti perentori al nazireato, ma certamente l'utilizzo della medesima radice significa qualcosa in tutti questi casi"; ho dunque chiarito, mi pare, che non intendevo affermare che Gen 49 è un passo assolutamente e necessariamente attestante il nazireato, ma che pure questa interpretazione è possibile e non può essere perentoriamente esclusa come hai fatto tu dicendo "lì non c'entra ... non è al nazir che si allude"; e infatti, aggiungevo, i tuoi padri ti smentiscono (cosa c'entra con il fatto che insegnino? chi ha detto che non insegnino? li chiamo in causa proprio perchè insegnano!) in quanto essi stessi attestano la possibilità della mia interpretazione;

    fase 3 - la summa di tutto ciò sarebbe, mi pare, che io ho lasciate aperte varie interpretazioni, mentre tu propendevi per un'unica interpretazione non-nazirea; eppure, capovolgendo l'incapovolgibile mi dici:

    QUOTE
    Se tu fossi ebreo non avresti fatto quest'osservazione, ci vuole la capacità di rapportarsi con diverse interpretazioni e ancor più prima capire il perché in un caso si interpreta in un modo e nell'altro diversamente.

    Mamma mia questa sì che è bella! Quindi ero io che non sapevo rapportarmi con più interpretazioni !!??? Ma se eri tu che dicevi che non era plausibile l'interpretazione nazir! E io che ti dicevo che invece vi erano varie prospettive possibili!!??

    Ovviamente un buon modo per sottolineare, come sempre fai, che non essendo ebreo (secondo te!) non posso capire nulla di certe cose e dunque non dovrei aprire bocca. Peccato che non l'hai aperto tu il thread altrimenti avresti potuto invitare a partecipare solo gli Ebrei come hai fatto nella discussione Messianici.

    Poi per tua informazione se io sono Ebreo o meno lo dirà l'Onnipotente nel giorno del giudizio e non tradizioni giuridiche orali medievali.

    Per il resto ho il massimo rispetto del Talmud e della tradizione dei tuoi padri, e dunque non faccio a gara a chi ne sa di più perchè ho varie volte ammesso (l'ultima volta in Messianici rispondendo ad Abramo) di non potermi certo paragonare ai fratelli Ebrei in questo campo. Se mi si fa notare con cortesia di aver sbagliato ad interpretare il Talmud tanto di cappello.

    QUOTE
    Amico moderati, non mi piace il tuo tono.

    Ti assicuro che non sei in condizione di dare lezioni di moderazione. Anche i tuoi amici si sono trovati varie volte a pregarti di moderare i modi di esprimerti, quindi non è proprio il caso, credimi, di metterti in cattedra. Non sei in condizione di dire "non mi piace il tuo tono" perchè non sei il superiore di nessuno qua dentro; io ti rispondo con il tono che mi suggerisci e con il rispetto che manifesti, o credi forse che tu puoi sputare veleno come vuoi e gli altri dovrebbe stare con due piedi in una scarpa?

    Almeno adesso sai cosa significa sentirsi offesi, sebbene non nella stessa misura perchè io da signore non mi permetto di offendere la tua fede come tu fai nei confronti degli altri ogni poco.

    Io ho aggiunto alcune cose alle parole di Abramo con molta educazione, chiarendo bene di ritenermi meno dotto di lui. Ovviamente il tuo post si apriva invece ribadendo a questa mia accortezza con un: "E dove sarebbe la precisazione?". Se leggessi bene quello che gli altri scrivono non capiresti fischi per fiaschi, ed è per questo che ti ho spiegato che l'italiano è chiaro, nonostante io scriva di fretta e spesso approssimativamente; se invece mentre leggi i miei messaggi pensi già a come correggermi è un'altra cosa.

    Per giungere ai contenuti:
    QUOTE
    L'applicazione delle norme della Torah scritta è stata sempre per mezzo della Torah orale ed è questa che ne definisce i particolari.

    Questo è il punto di vista giudaico-rabbinico. Non tutti gli Ebrei sono stati storicamente d'accordo con questa interpretazione, come si evince dalla storia, e non parlo solo dei Caraiti. Che sia sempre esistita un'interpretazione orale è una cosa, che essa sia da identificarsi con quella messa per iscritto a partire dal 200 d. C. è ben altro.

    Siccome non mi sembra che vi siano attestazioni esterne della durata di 30 giorni prima di Josephus, io ritengo che questa durata possa essere tardiva.

    QUOTE
    Gesù avrebbe detto una benedizione senza bere il vino?

    Se fai 2+2 tra il passo di TShabbat -secondo cui Giuseppe non bevve vino per tutto il tempo di separazione dai suoi fratelli sino al loro nuovo incontro- e le parole del Cristo -non gusterò più del frutto della vite sino a quando...- hai la risposta. E' un'interpretazione cristologica, certo, ma d'altronde chi ha scritto i Vangeli così la pensava, e ha voluto identificare in Giuseppe nazir tra i suoi fratelli una typos del Cristo Nazoraios tra i suoi fratelli. Il fatto che poi vi sia un parallelismo di conoscenze e metodologie esegetiche tra Vangelo e Talmud non sorprende quanti sanno che i Vangeli sono ricchi di sapienza ebraica.



     
    .
  3. Cochav YaM
     
    .

    User deleted


    Ma tutto questo continuo bisogno di chiarirsi? Ma fammi il piacere hakushi non ho tempo per le polemiche, sbagliamo tutti, ti chiedo scusa, ma non stiamo sempre a scusarci e rettificarci, andiamo nella profondità del tema, nei forum si possono approfondire i temi, non è come la pensi tu, noi qui abbiamo dimostrato che si può. Cosa ci puoi fare gli ebrei di questo forum diamo valore alla tradizione orale del talmud e consideriamo poco affidabili le altre tradizioni esterne. Ma ti avevo posto una domanda, approfondiamo e rispondi a questo:
    QUOTE
    A me non ci vuole niente per ricordarmi la fonte, non è solo Abramo a sapere di cosa parli, (intendo che per una cosa così semplice non è necessario interpellare Abramo)prima del Midrash l'abbiamo nel Talmud Shabbath 139a e poi in Bereshit Rabbah 93,4.
    Vediamo quanto sei bravo. Dal verso di Gen 47:12 si può dedurre che Yosef era Nazir?

     
    .
  4. Yitro ha Kushi
     
    .

    User deleted


    Io non rispondo ai tuoi quiz, come quel primo quiz in aramaico con cui mi accogliesti.

    Se hai qualcosa da dire, dilla e basta come fanno tutti.

    Tra l'altro la domanda non l'ho capita; Genesi 47?
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    עם ישראל חי

    Group
    Administrator
    Posts
    3,153
    Location
    Israel

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Yitro ha Kushi @ 9/1/2009, 13:32)
    Poi per tua informazione se io sono Ebreo o meno lo dirà l'Onnipotente nel giorno del giudizio e non tradizioni giuridiche orali medievali.

    Caro Yitro,
    l'essere ebrei non è un vantaggio, gli ebrei sono sottoposti a molte più mizwot dei goym. I non-ebrei che scrivono in questo forum non devono assolutamente sentirsi inferiori agli altri utenti ebrei perché non lo sono affatto. Davanti a D-o siamo tutti uguali. Essere o non essere ebrei è in relazione ai patti che D-o ha stupilato con i popoli. Con il popolo di Israel il Signore ha stipulato dei patti molto eccellenti, ma nello stesso tempo ha imposto a questo popolo degli impegni gravosi e pertanto l'equilibrio rimane.
    Comunque sia, i patti riguardano la collettività e non il singolo, per cui nella propria vita privata con D-o ognuno deve mostrare umiltà e non vantare appartenenza a chissà che. Ordunque invito tutti i fratelli miei ebrei a non vantare superiorità per appartenenza al popolo di israel. Ci si può sentire onorati, è certamente un onore, ma anche prevede molti impegni specialmente nel dialogo che deve sempre essere un atto d'amore con il proprio prossimo.

    Per Yitrò:
    Non sono tradizioni giuridiche medievali a stabilire chi è ebreo, la Toràh Orale risale a Moshe rabbenu e i settanta anziani (che hanno la deroga per far rispettare le leggi della Toràh e hanno costituito il Sinedrio per molte generazioni). Ora per nostra sfortuna non abbiamo più il Sinedrio, che ai tempi era il parlamento della nazione ebraica, ma abbiamo sempre avuto dei corpi rabbinici sostitutivi che stabiliscono l'appartenenza al popolo ebraico e questo ha portato ai nostri giorni alla ricostituzione dello Stato di Israel con un suo parlamento che in parte si basa ancora sui tribunali rabbinici per quanto riguarda lo stabilire la nazionalità.
    Dobbiamo stare attenti con l'uso di certe frasi perché potrebbero essere interpretate come negazioniste. Infatti noi ebrei siamo un popolo e non una religione, abbiamo una nostra lingua nazionale, l'Ebraico, abbiamo tutti i nostri codici legislativi scritti in Ebraico da epoche remotissime. Abbiamo una nostra cultura e una tradizione orale che ci identificano come un popolo a tutti gli effetti. Non sono quindi tradizioni giuridiche medievali a stabilire la nostra identità popolare, ma il nostro corpo giuridico ebraico parimenti come tutti i popoli in questa terra hanno i loro corpi giuridici che stabiliscono la nazionalità dei loro cittadini. Ogni nazione si sceglie la sua capitale, il suo parlamento e le sue leggi, al popolo ebraico queste cose sono state imposte da forza superiore a causa del Patto stipulato con D-o. Come i goym hanno le loro nazioni noi abbiamo la nostra con le sue leggi e le sue condizioni. Oltre che ebreo mi piacerebbe essere svizzero, ma la Svizzera non è disposta a darmi la cittadinanza, ma non solo non è stata disposta a darmi cose di molto inferiori alla cittadinanza. Che fare? Hanno ragione loro, ogni nazione si sceglie le sue leggi e da la cittadinanza a chi vuole, lo stesso è per noi ebrei, saranno i nostri corpi giuridici a stabilire chi è ebreo e chi non lo è, non si può certo invocare il giorno del giudizio.

    Scusate l'Off Topic ma era doveroso.
    Ieri ho dovuto cancellare due posts di Cochav Yam perché erano troppo provocatori. Vi prego di abbandonare le polemiche e andare dritti al tema. Grazie.

    Shavùa Tov
     
    .
  6. paola860
     
    .

    User deleted


    Abramo, non ho parole per esprimere la stima che provo per la tua umiltà.

    Comunque, tornando al tema, Jonah ha scritto:

    Dal verso di Gen 47:12 si può dedurre che Yosef era Nazir?

    Il versetto dice:
    12 Giuseppe diede il sostentamento al padre, ai fratelli e a tutta la famiglia di suo padre, fornendo pane secondo il numero dei bambini.

    Il versetto parla del sostentamento che Giuseppe diede alla famiglia, cosa c'entra con il nazir?

    Shalom
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    עם ישראל חי

    Group
    Administrator
    Posts
    3,153
    Location
    Israel

    Status
    Offline
    Diciamo che in una certa misura c'entra. In Italiano la traduzione che hai riportato parla di "sostentamento" e in Ebraico è usato un verbo con questo senso, ma che oltre questo senso significa anche "far crescere i propri capelli, una chioma". La Mishnàh lo usa nel contesto di una formula da pronunciare da parte del Nazir, che esprime tutta la sua volontà del voto: "hareni mechalkel". Questo, da quanto io sappia è l'unico approccio del trattato "Nazir" usato per discutere se Yosef era un nazir. La domanda che ne viene è: Come mai non è stato citato il verso che aveva citato Yitrò, che chiaramente parla di nazir?

    Grazie per la stima.
    Shalom
     
    .
  8. paola860
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Abramo @ 10/1/2009, 19:58)
    CITAZIONE
    La domanda che ne viene è: Come mai non è stato citato il verso che aveva citato Yitrò, che chiaramente parla di nazir?

    Se non sbaglio Yitro ha citato il verso 49 di Genesi ma non riesco a scorgere il riferimento di nazir.




    Edited by paola860 - 11/1/2009, 17:18
     
    .
  9. Beate
     
    .

    User deleted


    Oltre che ebreo mi piacerebbe essere svizzero, ma la Svizzera non è disposta a darmi la cittadinanza, ma non solo non è stata disposta a darmi cose di molto inferiori alla cittadinanza.

    E invece dovrebbe dartela!
    Abbiamo bisogno di persone corrette e sapienti! Persone che sanno e che hanno la capacità di trasmettere questa sapienza!


     
    .
  10. paola860
     
    .

    User deleted


    Mi sono riletta di nuovo il capitolo 49 di Genesi e il termine nazir, come è stato detto, potrebbe essere inteso come separazione poichè Giacobbe raduna i suoi figli e D-o, mediante Giacobbe, gli rivela le loro azioni separandoli gli uni dagli altri e questi rappresentano le 12 tribù di Israele ognuno con una benedizione particolare.

    Spero di non aver confuso il senso.

    Shalom

     
    .
  11. Yitro ha Kushi
     
    .

    User deleted


    Paola,

    in Genesi 49 Giacobbe si riferisce a Giuseppe come nezir ehyaw, ossia nazir tra i suoi fratelli. Ciò che si dibatteva era se questo sia un riferimento "tecnico" di nazireato, o se piuttosto il termine nazir venga impiegato solo in virtù della sua valenza etimologica implicante le idee di separazione, dedicazione, etc. Si parlava anche di cosa affermassero al riguardo i testi rabbinici, da un lato, e il NT dall'altro.

    A prescindere dalla soluzione, l'idea di separazione riferita a Giuseppe in quel passo non si spiegherebbe comunque, credo, in ragione del fatto che i fratelli vengono distinti e differenziati come dicevi tu; piuttosto, il senso sarebbe quello di separato in quanto specificato, distinto, finalizzato ad un proposito religioso e dunque sacralizzato.

    Ad esempio in Levitico 25 la vite non potata dell'anno sabbatico è due volte definita nezireka (col possessivo di II pers) in quanto appunto separata e specificata per un fine sacro.

    In tal senso avevo chiarito a Chochav che non bastava tradurre nzr solo come separare perchè non si tratta di una mera idea di alienazione, ma è una separazione che ha una sfumatura sempre fortemente religiosa, e infatti nzr, come qdsh, non ha usi secolari. Separazione è sempre inteso qui come sinonimo di sacralizzazione: vedi ad esempio Levitico 22, 2 ove si comanda ai kohanim di "nazirearsi/separarsi" dalle cose sante / sacralità, ma è chiaro che essi non devono staccarsene perchè anzi devono amministrarle, dunque sarebbe meglio intendere "rendersi sacralizzati" sì da amministrare le cose sante; similmente in Levitico 15, 31 si comanda agli Israeliti di "nazirearsi/separarsi dalle loro impurità", ma è chiaro che si intenda "purificarsi da esse prima di entrare in contatto con il Sacro", perchè le impurità in questione, essendo legate a cicli biologici, non possono essere del tutto rimosse dalla vita di ciascuno. In Osea 9, 7 si usa il verbo per indicare gli Israeliti che si separano per la vergogna che è il culto di baal-peor; l'uso spiritualmente negativo non deve sorprendere visto che anche la radice qdsh è impiegata per indicare ad esempio la prostituzione sacra all'idolatria cananaica, ovviamente abominevole. L'unica eccezione, forse, è quella di Ezechiele 14, 7, ma il contesto è ancora religioso, sebbene l'uso sia proprio quello di una separazione e non di una sacralizzazione. In Zaccaria 7, 3 invece è l'unico luogo in cui la radice assume il senso ascetico cui spesso è associata, in parallelismus membrorum con la pratica del digiuno, ma il contesto è ancora quello di una sacralizzazione.

    Insomma il senso è quello di una separazione contestualizzata entro una sacralizzazione, e più specificamente le voci verbali, sempre entro questo solco, possono assumere senso di dedicazione se associati alla particella le, ed anche di astinenza o comunque distacco se associati a min (vedi anche il verso di Numeri 6, 3: si asterrà dal vino).

    Il significato di sacralizzazione è confermato dall'uso in parallelismo con il verbo qdsh in Numeri 6, 11-12 (weqiDDaš ´et-rö´šô bayyôm hahû´ 12wehizzîr (la´Adönäy) ´et-yemê nizrô)
    nonchè dall'uso per indicare la corona del mashiach (sia il sovrano storico che quello escatologico) e del kohen haggadol, su quella di quest'ultimo essendo tra l'altro inscritta la frase qodesh la Adonay e dunque detto nezer ha-qodesh.

    Infatti anche i LXX tradussero spesso le forme di nzr con la radice aghios con cui usualmente traducono anche qdsh. Per il resto utilizzano la voce agn- (purificazione) che comunque talora usano per la stessa qdsh (in 2 occasioni), oppure euch- indicante voto o preghiera, ciò però solo per i casi neder (voto) di nazireato. I Targumim prediligono, con alcune eccezioni, il ricorso alla radice prs, che comunica un'idea di separazione diversa da qdsh ma comunque intesa in senso pietistico, e non a caso generante il nome dei Farisei.

    In sostanza, a parte il discorso se Giuseppe fosse o meno un nazir nel senso rituale del termine, penso che il testo voglia indicare un'idea di distinzione e preminenza sacrale tra i fratelli a motivo della sua pietà e devozione.

    Shalom


    Per la questione invece se la tradizione rabbinica consideri Yosef nazir o meno,

    ritrovando vecchi appunti, noto che avevo segnato una discussione di Yosef nazir non in Bereshit Rabbah 93, 4, come diceva Chochav, ma in 98. Purtroppo però non dispongo del testo sotto mano e non posso verificare; potrei sbagliarmi, lo chiarisco bene, ma potrebbe controllare chi il testo ce l'ha.

    Shalom
     
    .
  12. paola860
     
    .

    User deleted


    [QUOTE=Yitro ha Kushi,11/1/2009, 19:01]

    CITAZIONE
    in Genesi 49 Giacobbe si riferisce a Giuseppe come nezir ehyaw, ossia nazir tra i suoi fratelli.

    Cosa significa la parola ehyaw?
    Comunque, facendo riferimento al passo riferito a Giuseppe la scrittura dice:

    22 Germoglio di ceppo fecondo è Giuseppe;
    germoglio di ceppo fecondo presso una fonte,
    i cui rami si stendono sul muro.
    23 Lo hanno esasperato e colpito,
    lo hanno perseguitato i tiratori di frecce.
    24 Ma è rimasto intatto il suo arco
    e le sue braccia si muovon veloci
    per le mani del Potente di Giacobbe,
    per il nome del Pastore, Pietra d'Israele.
    25 Per il Dio di tuo padre - egli ti aiuti!
    e per il Dio onnipotente - egli ti benedica!
    Con benedizioni del cielo dall'alto,
    benedizioni dell'abisso nel profondo,
    benedizioni delle mammelle e del grembo.
    26 Le benedizioni di tuo padre sono superiori
    alle benedizioni dei monti antichi,
    alle attrattive dei colli eterni.
    Vengano sul capo di Giuseppe
    e sulla testa del principe tra i suoi fratelli!

    Significa che, nonostante le persecuzioni subite , è rimasto un nazir?

    La sacralizzazione o rendersi sacri, quindi impuri, a quale categoria di nazir si intentifica poichè si è parlato di tre tipologie di nazireato. Forse lo hai citato ma non ho capito bene.


    Leggerò con calma tutto il tuo scritto.

    Edited by paola860 - 13/1/2009, 07:56
     
    .
  13. Yitro ha Kushi
     
    .

    User deleted


    Attenzione Paola: mica rendersi sacri significa rendersi impuri!!!!!!!?????????????

    Forse tu hai letto da qualche parte che vi è una sorta di "convergenza" tra sacralità ed impurità; con ciò si intende che in molte istanze ciò che è sacro può trasmettere -come nel caso dei rotoli idonei che "sporcano le mani"- una certa forma di impurità (che comunque è ontologicamente diversa da altre forme di impurità, che invece sono propriamente immondezze); ma ciò non significa che adibirsi al contatto con il Sacro significa rendersi impuri -mai sia!- ma casomai purificarsi. Cioè il fatto che talora il Sacro trasmetta impurità depotenziando il terrestre non significa mica che il Sacro e l'impuro coincidano e siano la stessa cosa.

    Per l'altra domanda, il concetto di sacralizzazione non si riferisce ad una tipologia di nazireato, ma a qualsiasi tra esse, poichè è intrinseco alla radice nzr e dunque è connaturato all'impegno in qualsiasi delle forme esso si manifesti. Infatti le tre tipologie si distinguono più nelle modalità rituali che non nella sostanza spirituale.

    Shalom

    Per il termine, avrei dovuto traslitterare meglio echayw, è stato costrutto plurale + suffiso di 3 pers. da ach, fratello
     
    .
  14.  
    .
    Avatar

    www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

    Group
    Member
    Posts
    8,406
    Location
    Gotham

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Yitro ha Kushi @ 8/1/2009, 00:39)
    No, vi sono solo deduzioni sulla base degli argomenti addotti sopra, insieme con la tradizione iconografica che ha sempre rappresentato il Cristo in tal modo.

    Per quel che riguarda il titolo Nazoraios, voglio anche ricordare che Gerolamo, che nel IV secolo conobbe DI PERSONA quegli Ebrei-Cristiani che le fonti greche chiamano appunto allo stesso modo, Nazoraioi, tradusse con un unico vocabolo latino nazareus sia i riferimenti al nazireato nel Tanakh che il titolo Nazoraios nel Nuovo Testamento.

    Shalom

    ABRAMO !!!


    Allora, in questo topic :

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=48038232

    stiamo cercando di approfondire la questione filologica.

    NAZORAIOS è un termine Greco.

    Abbiamo in Ebraico qualcosa con cui può essere identificato ? Secondo me è una contaminazione : è stato traslitterato da Girolamo
    in modo errato ( volutamente errato ).

    Abbiamo notzer( custode , osservante, guardiano ) e nazir ( persona che si priva )



    נ צ ר



    נ ז י ר


    e vi chiedo , Girolamo forse si riferiva al termine Aramaico Nasòr ? ( non so se è una tzadi , una samec o una sin :ph34r: )


    נ צ ו ר

    נ ס ו ר

    נ ש ו ר


    e poi : nel Tanakh o nel Talmud si evince una descrizione di notzer ?

    Sicuramente notzer non ha lo stesso significato di nazir.

    Alcuni autori occidentali, tra cui Gardner , arrivano a pensare che l' inventata città di Natzràt potrebbe avere la sua lontana radice nell' espressione " custode del patto " : notzer shel berìt



    נ צ ר

    ש ל

    ב ר י ת


    notzrim : Custodi


    נ צ ר ים


    notzrè berìt nella foma costrutta : custodi del patto


    נֹצְרֵי


    ב ר י ת




    ( chiedo venia, ma scrivendo in Ebraico con il copincolla, il programma non mi permette di scrivere di seguito , mi tocca andare a capo ,,, c'è da impazzire ... :badmood.gif: )


    Ma la traslitterazione pone sgambetti e problemi insormontabili

    Ho la netta sensazione , per quanto riguarda tutto ciò che si riferisce al Cristo in termini di nazareno, nazoreno, nazoraio, che era vissuto a Nazaret etc etc etc , che questi termini greci

    siano da cestinare come mere contaminazioni


    zio ot

    Edited by barionu - 28/5/2010, 00:22
     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

    Group
    Member
    Posts
    8,406
    Location
    Gotham

    Status
    Offline
    Ho corretto alcuni ( ehmmm... ) errori .


    Abramo, quando hai tempo ...


    zio ot


    p.s.

    ricordo a tutti il magnifico studio di Rain sul " Nazareno "

    https://digilander.libero.it/Hard_Rain/Nazareno.pdf
     
    .
52 replies since 15/11/2008, 18:16   2528 views
  Share  
.