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Hard-Rain.
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Salve,
volevo chiedere qualche informazione sul midrash haggadico, inteso come genere letterario, con particolare riferimento alle tecniche esegetiche adottate in questi documenti. Quali sono i midrashim catalogabili come "haggadici" e quando nascono? Che temi trattano?
Shalom.. -
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Risalgono a forma di note a partire dal II secolo fino al V secolo. Ma sono tramandamenti orali molto antichi, cui spesso è difficile stabilirne l'origine. Prima di essere scritti erano orali e quando si cominciò a scriverli suscitarono scandalo presso alcuni rabbini perché era proibito scriverli, era permesso solo esporli in publico oralmente come descrive il Talmud Yerushalmi Shabbat 16, 15: אמר רבי יהושע בן לוי: הדא אגדתא הכותבה אין לו חלק; הדורשה מתחרך; השומעה אינו מקבל שכר (ירושלמי, שבת טז, טו ע"ג).
Disse rabi Yehoshùa ben Levì: questa agadàh chi l'ha scritta non ha parte (nel mondo avvenire), chi la predica si scotta e chi la ascolta non riceve ricompensa.
I midrashè agadàh non hanno tutti uno stile unico accomunabile, spesso usano sistemi diversi, sono anche ordinati in modi diversi. Abbiamo midrashim esplicativi, che spiegano i passi biblici come il metodo dei tannaim che spiegano i versi secondo il loro ordine, parola per parola, di questi abbiamo il Bereshit Rabbàh, Echàh Rabbatì, Ester Rabbàh, Shir haShirim Rabbàh, Rut Rabbàh e Kohelet Rabbàh.
Poi abbiamo i midrashim tematici, la cui spiegazione è ordinata a temi di questi abbiamo il waykrà Rabbàh e il Pesikta derav Cahana.
Per esempio il waykrà Rabbàh comincia a spiegare i primi versi delle parashot del Levitico secondo l'ordine antico della suddivisione israeliana e poi apre da questi dei temi. Invece il Pesikta derav Cahana è ordinato secondo le aftarot delle occasioni particolari e dei giorni festivi.
Shalom
Edited by Abramo - 4/8/2008, 11:50. -
Hard-Rain.
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Grazie Abramo, andrò a leggerli in qualche traduzione.
Abramo ho letto che questi midrashim sono i testi dell'ebraismo rabbinico più vicini - come genere letterario - ai pesharim di Qumran.
Però i pesharim di Qumran hanno una caratteristica: riguardano essenzialmente i profeti e riprendono le profezie antiche e le interpretano a fatti accaduti dopo, un po' come i cristiani che usano prendere dei pezzi di profezie antiche già adempiute (vedi Isaia 7:14) e li riapplicano pari pari alle loro particolari vicende.
Volevo chiedere se è vero che nei testi rabbinici si hanno tracce di questa tecnica esegetica o se è caratteristica di Qumran. Abbiamo esempi importanti di profezie per le quali è certo che sono già storicamente chiuse riutilizzate per spiegare altri fatti della storia rabbinica? Sarebbe ammissibile usare Is. 7:14 reinterpretandolo come fanno i cristiani (logicamente a vicende ebraiche, se esistono!)? Sarebbe lecito che un rabbino prenda un libro profetico con profezie già chiuse e adempiute e dica che il vero senso di quelle profezie non è quello inteso dal profeta ma riguarda un'altra epoca storica (per esempio il 70, o bar Kokhba, o altro ancora)? Esistono tracce nella lett. rabbinica o sono solo tecniche qumraniche (cfr. pesher di Abacuc, Nahum, Isaia, Osea, ecc...) eretiche per gli ebrei rabbini?
Shalom
Edited by Hard-Rain - 28/7/2008, 15:55. -
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Ho corretto la traduzione del passaggio del talmud Yerushalmi rendendola più chiara con una nota tra parentesi. CITAZIONEDisse rabi Yehoshùa ben Levì: questa agadàh, chi l'ha scritta non ha parte (nel mondo avvenire), chi la predica si scotta e chi la ascolta non riceve ricompensa.
Shalom.